Progetti culturali Il Museo contadino è già sulla rampa

C’è una buona notizia per la cultura in Valcamonica: Niardo avrà presto un Museo etnografico, e nascerà dalla donazione di un generoso concittadino che ha messo a disposizione moltissimi attrezzi e oggetti appartenenti al mondo contadino. Ivan Markus, capogruppo e delegato al Patrimonio del Comune, un mese fa aveva indirizzato una lettera alle famiglie del paese con la quale rivolgeva l’invito di mettere a disposizione utensili di proprietà finalizzati a realizzare «un’area espositiva museale permanente delle arti e dei mestieri, degli usi e costumi della civiltà alpina». L’invito è ancora valido, e basta comporre il 338 2002451, ma nel frattempo l’ente locale ha acquisito da Francesco Chini, un grande appassionato, una collezione di attrezzi domestici, agricoli e da officina. Il tutto è stato consegnato alla cooperativa Il Leggio per una catalogazione, e il presidente Simone Signaroli ha promesso agli ideatori dell’iniziativa che l’inventario sarebbe avvenuto direttamente nella sede del futuro museo, nell’immobile adiacente la casa del Beato Innocenzo in contrada Sommavilla, su tre piani e di proprietà comunale e destinato a ospitare anche una sala convegni. Ora i tecnici della cooperativa stanno identificando i materiali integrandoli con una definizione in italiano e in dialetto e fotografando in digitale le schede abbinate. L’eventuale disponibilità di altri reperti da parte della gente di Niardo accrescerebbe il già ampio materiale disponibile. A lavoro finito, il Comune dedicherà il polo museale della civiltà alpina proprio a Franco Chini. Intanto in paese rimane un’altra testimonianza di lavoro e di fatica: l’ottocentesca ex fucina Taboni, abbandonata da moltissimi anni e in precarie condizioni strutturali, tanto che il Comune ha emesso un avviso di pericolo. Accoglie un antico maglio, ed era stata venduta a un cittadino inglese che non è più tornato a Niardo e che è irraggiungibile. •. L.Ran.

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