Rino rafforza le trincee contro gli «tsunami» di detriti e fango

Sono ripresi i lavori per rinfonzare le difese contro le devastanti esondazioni del torrente RabbiaNell’intervento di messa in sicurezza investiti 1,2 milioni di euro
Sono ripresi i lavori per rinfonzare le difese contro le devastanti esondazioni del torrente RabbiaNell’intervento di messa in sicurezza investiti 1,2 milioni di euro
Sono ripresi i lavori per rinfonzare le difese contro le devastanti esondazioni del torrente RabbiaNell’intervento di messa in sicurezza investiti 1,2 milioni di euro
Sono ripresi i lavori per rinfonzare le difese contro le devastanti esondazioni del torrente RabbiaNell’intervento di messa in sicurezza investiti 1,2 milioni di euro

Nell’estate del 2020 l’appalto delle opere di consolidamento e messa in sicurezza dell’area stava per essere assegnato. Ma, alla fine di agosto, l’ennesima colata di detriti mandò a rotoli la gara. I tecnici hanno infatti dovuto riscrivere il piano previsto implementandolo con altri manufatti per rimediare ai nuovi danni causati dal torrente Rabbia. Portato a termine il nuovo bando all’inizio dell’autunno, il cantiere per la realizzazione di briglie e difese sulle sponde nel tratto a monte dell’abitato di Rino di Sonico è così potuto partire. L’intervento è finanziato da Regione Lombardia e gestito dal Comune ed è stato assegnato al Consorzio Stabile Bgp Mountain di Bergamo che si è aggiudicato l’appalto a 923.000 euro ribassando del 26,06 per cento l’ importo a base d’asta di 1 milione 239 mila euro. «Il pacchetto di nuove opere consistono essenzialmente nel ripristino delle demolizioni che vi sono state all’apice del conoide della Val Rabbia – spiega il sindaco Gian Battista Pasquini – e della realizzazione della controbriglia che era stata sradicata dall’evento calamitoso del 2020. Inoltre, i progettisti hanno ritenuto necessario costruire delle briglie e delle traverse di consolidamento delle difese spondali. La doppia impalcatura contribuirà allo smorzamento della velocità del trasporto solido che si verifica ad ogni colata». Per e mettere in sicurezza la frazione di Rino e sistemare definitivamente questa pericolosa porzione di territorio comunale, dove negli ultimi cinque-sei anni, lo ricordiamo, sono già state spese somme rilevanti, serviranno però giocoforza altri interventi. «In effetti – conferma il primo cittadino -, su questo corso d‘acqua è in fase di avanzata progettazione un altro lotto di lavori, che dovrebbe andare a completare tutte le difese spondali, a partire dal ponte di Rino fino a raggiungere le zone montane più critiche. Ci auguriamo che tutti i fondi messi a disposizione, che sono altri 2 milioni e 200 mila euro, siano sufficienti. Fondi che ovviamente sono stati concessi da Regione Lombardia al servizio del territorio». E anche il sistema di monitoraggio posizionato in quota dopo la disastrosa alluvione del luglio di dieci anni fa che, collegato via radio a una sirena montata sul tetto delle ex elementari di Rino, permette alla popolazione di evacuare prima di eventuali ondate di piena, verrà completamente rivisto, e a breve il Comune potrà mandare in appalto il progetto. «Un progetto davvero innovativo, che contempla strumentazioni sofisticate e innovative per tutta Italia – conclude orgoglioso Pasquini -. Stiamo aspettando alcune modifiche migliorative e le autorizzazioni necessarie per poter procedere poi con la gara d’appalto. Sono convinto che la prossima estate l’impianto sarà pienamente funzionante».•.

Suggerimenti