darfo boario

Serve un piano per la sicurezza E si parte da un commissariato

di Claudia Venturelli
Il Comune ha avviato l'iter per chiedere l'apertura in città di un ufficio della polizia di Stato Il lavoro strategico di carabinieri e locale non basta per affrontare una situazione difficile
Uno sgombero  nell’ex albergo «Vela», per anni uno spazio simbolo del degrado Il palazzo  comunale di Darfo Boario
Uno sgombero nell’ex albergo «Vela», per anni uno spazio simbolo del degrado Il palazzo comunale di Darfo Boario
Uno sgombero  nell’ex albergo «Vela», per anni uno spazio simbolo del degrado Il palazzo  comunale di Darfo Boario
Uno sgombero nell’ex albergo «Vela», per anni uno spazio simbolo del degrado Il palazzo comunale di Darfo Boario

C’è anche l’ipotesi dell’apertura di un commissariato di polizia tra le azioni che l’amministrazione comunale di Darfo Boario vuole mettere e ha già messo in campo per provare a riportare la città a una situazione di sicurezza. Il centro abitato che per molti è diventato «il Bronx della Valcamonica», in particolare considerando il territorio di Boario, rappresenta in realtà una partita molto complicata da gestire, che certo non può vedere in campo solo la politica locale oggi in carica. Lo spaccio di stupefacenti e la microcriminalità sono fenomeni conosciuti da tempo e che per essere arginati oggi hanno bisogno di uno sforzo collettivo che va ben oltre la bandiera. Potrebbe essere addirittura considerato un problema della valle intera se è vero, come sostengono esperti e carabinieri, che il consumo di sostanze stupefacenti da Pontedilegno a Pisogne si è centuplicato. Se è aumentata l’offerta è perché c’è più domanda, sono le regole del mercato. (...)

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