PISOGNE

Sfratto in arrivo: la protezione civile trova casa nel Kag

L'adeguamento del capannone costerà al Comune 100 mila euro

Via il «Kag» (ovvero il capannone autogestito), dentro la protezione civile. A Pisogne cambia tutto, e la struttura nel cuore della zona industriale di Neziole che per una decina d'anni ha ospitato le iniziative promosse da una associazione giovanile locale, è destinata a diventare sede dei soccorritori. Anzi, dei due gruppi che operano in paese: il Soccorso Sebino che fa riferimento a Remo Bonetti e la Procivil camuno sebina di Duilio Zatti.
La decisione di dare una nuova destinazione alla porzione di capannone di proprietà civica tra Gratacasolo e il capoluogo è stata una delle prime prese dall'amministrazione comunale a guida Invernici; non senza code polemiche. Del resto già quando era componente del gruppo di minoranza, l'attuale primo cittadino non aveva mancato di prendere posizione contro l'affidamento e il «maltrattamento» della struttura comunale concessa in uso gratuito. Da sindaco è passato dalle parole ai fatti, e a fine dicembre l'associazione giovanile dovrà andarsene.
Ieri in municipio il vicesindaco Luca Romani, l'assessore ai Lavori pubblici Ines Tonsi e la responsabile della montagna, Monica Frassi, hanno presentato il progetto di trasformazione del fabbricato, che prevede al piano terra la sostituzione dei serramenti esterni con l'ampliamento della superficie calpestabile e la creazione di due aree distinte per i gruppi. Al primo piano, invece, la realizzazione degli uffici operativi. Centomila euro il costo dell'investimento, con la consegna prevista entro luglio 2015.
Procivil e Soccorso Sebino potranno così lasciare lo scantinato e la baracca in cui si trovano, per trasferire uomini e mezzi in luogo più adeguato: garage per il ricovero dei mezzi in ingresso e sala riunioni e uffici al primo piano. Col vantaggio di trovarsi a contatto diretto con le principali arterie di comunicazione. «Visti i problemi del territorio e l'importante funzione che svolge era necessario dare una sede adeguata alla protezione civile - è stato sottolineato -; si tratta di una prova di civiltà». Quanto ai ragazzi sfrattati, cercando una sistemazione il vicesindaco Romani fa appello ai comuni vicini; perchè Pisogne è in carenza di spazi. D.BEN.

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