Cadavere lungo la 45 bis: le risposte dal test del Dna

Luigi Pilenghi aveva 88 anni
Luigi Pilenghi aveva 88 anni
Luigi Pilenghi aveva 88 anni
Luigi Pilenghi aveva 88 anni

Il cadavere ritrovato domenica mattina nei pressi di Villanuova sul Clisi sembra proprio essere quello di Luigi «Gino» Pilenghi, l’88enne villanovese scomparso 6 mesi fa dopo la passeggiata che era solito fare ogni giorno nei dintorni, spesso con meta il vicino monte Covolo. Anche i resti del vestiario indossato dalla salma sembrano compatibili con quanto l’anziano indossava quel 10 ottobre del 2020 quando uscì di casa: allora si parlò di un maglioncino grigio a strisce, pantaloni grigi, scarpe da tennis e berretto con visiera. La certezza assoluta la potrà però solo dare solo l’esame del Dna disposto dal magistrato di turno. Questo fa slittare a data da definire il funerale. Il poveri resti della vittima (se si tratta dell’anziano si vedrà) sono stati ritrovati per caso da un paio di giovani che domenica, sembra per aver smarrito il giusto sentiero (forse la stessa cosa accaduta anche a Gino 6 mesi fa) si sono trovati in quell’intricato bosco e si sono trovati di fronte il corpo dell’uomo. Logico per loro alle 8.30, appena usciti dall’intrico, lanciare l’allarme. Secondo gli inquirenti, l’anziano potrebbe essere finito sia finito laggiù dopo aver perso la retta via e, anche data l’età,senza avere più avuto la capacità di risalire verso il sentiero che lo avrebbe portato fuori dal bosco. La cosa è invece riuscita domenica ai 2 ragazzi, che sono tornati su, verso la falesia, loro vera meta. Dopo i due ragazzi sono giunti sul posto i carabinieri di Gavardo, i Vigili del fuoco, il Soccorso alpino di Vallesabbia e la polizia Locale della Valsabbia. Ben presto il pensiero è corso a Luigi Pilenghi, lo scomparso di 6 mesi prima anche perché lì si era a poco più d’un chilometro dalla casa dell’anziano. Chiusa la strada al traffico dalla Polizia Locale, sono iniziate le tristi operazioni di recupero della salma a cura della Saf dei Vigili del fuoco. È stato necessario utilizzare l’autoscala per oltrepassare il muro e depositare i poveri resti in strada. Da lì se n’è occupato il carro funebre, che ha trasportato la salma all’unità operativa di Medicina legale del Civile di Brescia, dove è il corpo è stato ricomposta.. Se ci sarà l’attesa conferma che si tratta di Luigi Pilenghi si chiuderà finalmente questa triste vicenda. Con la moglie di Gino, coi 2 figli Claudio e Rossella e con i nipoti che così potranno avere una tomba sulla quale piangere il loro caro.•. M.Pas.

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