Balconata dei drammi: via libera alle telecamere

La balconata teatro dei drammi
La balconata teatro dei drammi
La balconata teatro dei drammi
La balconata teatro dei drammi

Il Santuario di Carpenedolo rafforza la sua funesta fama di luogo teatro di drammi esistenziali. L’episodio che ha coinvolto lo studente di 15 anni è soltanto l'ultimo di una serie di suicidi tentati o riusciti. Dalla balconata del luogo di culto si sono gettate sei persone negli ultimi sei anni. In cinque hanno trovato la morte, mentre una persona si è salvata. In altri quattro casi gli aspiranti suicidi sono stati fermati in extremis. L’ULTIMO DRAMMA risale all’estate scorsa: un 77enne ha scavalcato la balaustra e poi si è lasciato cadere nel vuoto. posto ad uccidersi gettandosi nel vuoto. Da un paio di anni il parroco di Carpenedolo, don Franco Tortelli, chiede di rinforzare le misure di sicurezza per disincentivare i gesti estremi. Il problema è che la ringhiera a protezione della balconata non può essere innalzata perchè l’edificio di culto è sotto la tutela della Soprintendenza. Il parroco ha dunque proposto «di collocare una rete di telecamere per tenere sotto sorveglianza l’accesso alla terrazza e di potenziare l’illuminazione pubblica». L'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Stefano Tramonti ha dato il via libera al progetto da 150 mila euro per la videosorveglianza in paese che prevede entro il 2018 l’accensione di occhi elettronici anche nelle vicinanze del Santuario di Carpenedolo. FORSE LA RETE di telecamere non basterà a frenare la catena di tragedie che hanno ragioni molto profonde, ma se anche servirà a salvare una sola vita non sarà denaro sprecato. V.MOR. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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