Banca del Territorio
Lombardo: «Già pronti
alle sfide del futuro»

di Manuel Venturi
La  Festa del socio post-fusione fra le  Bcc di Bedizzole e Pompiano Btl ha fatto il punto sugli scenari e le sfide del mercato finanziario
La Festa del socio post-fusione fra le Bcc di Bedizzole e Pompiano Btl ha fatto il punto sugli scenari e le sfide del mercato finanziario
La  Festa del socio post-fusione fra le  Bcc di Bedizzole e Pompiano Btl ha fatto il punto sugli scenari e le sfide del mercato finanziario
La Festa del socio post-fusione fra le Bcc di Bedizzole e Pompiano Btl ha fatto il punto sugli scenari e le sfide del mercato finanziario

La speranza condivisa ormai in modo trasversale è il varo di un gruppo bancario unitario. La Banca del Territorio Lombardo, per voce del suo direttore generale, Luigi Mensi, è tornata a invocare la fine della contrapposizione tra Icrrea Banca e la Cassa centrale banca, per scongiurare la creazione di due holding. Un processo che «darebbe vita a due debolezze e non al terzo gruppo bancario italiano per patrimonializzazione e masse amministrate», ha rimarcato Mensi.

LA CONVINZIONE del direttore generale si basa sul fatto che «Btl è cliente di entrambe le banche e ne abbiamo sperimentato la qualità dei servizi e la forza industriale. Crediamo che prevarrà il buonsenso».

L’auspicio del direttore generale di Btl è stato pronunciato in occasione della Festa del socio, la prima dopo la fusione delle Bcc di Pompiano a Franciacorta e di Bedizzole, Turano e Valvestino, in cui si è celebrata anche l’apertura della nuova sede centrale di via Sostegno, in città. L’happening è stato introdotto dal presidente Ubaldo Casalini, che ha ricordato «il difficile contesto economico italiano e europeo e il cambiamento della legislazione, con una drastica riduzione dei margini e la necessità della copertura dei crediti deteriorati. Dobbiamo impegnarci nel cambiamento, rivoluzionando il nostro modello di business: questo, alla vigilia della costituzione del Gruppo bancario, in cui ci legheremo a una capogruppo con la possibilità di differenziarsi solo basandoci su virtuosità e efficienza industriale».

«LA NOSTRA BANCA ha di fronte a sé sfide improrogabili – ha ricordato ai soci radunati nell’auditorium della Fiera di Brescia Renata Zecchi, vicepresidente vicario di Btl -. Ma l’unione delle due Banche di credito cooperativo ci ha messo in una posizione di forza». La nuova banca insomma è attrezzata per muoversi nei complessi scenari imposti dalla riforma.

Alla Festa del socio ha partecipato anche il senatore Massimo Mucchetti, che ha criticato l’eccessiva stretta legislativa che sta investendo il mondo bancario citando un esempio eloquente. «Per salvare due piccole banche venete - ha rimarcato il senatore-, il Fondo Atlante ha speso 4 miliardi di euro, il doppio del valore di Ubi e per salvare le quattro banche del Centro Italia, tutti gli altri istituti di credito hanno perso soldi e ora bisogna restituire un finanziamento di un miliardo 600 milioni di euro».

SUL GRUPPO UNICO delle Banche di credito cooperativo, Mucchetti si è mostrato in pinea sintonia con Mensi: «Non voglio prendere in considerazione la creazione di due centrali diverse, sarebbe una debolezza», ha affermato il senatore.

Nel corso del dibattito, Mensi ha anche accennato ai risultati economici della Btl del 2016, che mostrano una flessione della raccolta diretta e la stabilità degli impieghi: «Abbiamo rivisto il Piano industriale, perché vogliamo presentarci all’adesione al gruppo bancario nella fascia dei virtuosi, ma dobbiamo raddrizzare alcuni indici che la Banca centrale europea ci impone - ha ricordato Mensi -. Dobbiamo superare la prova di nove indicatori, questo avrà ripercussioni sul conto economico perché dovremo intaccare il nostro patrimonio. Per nostra fortuna, Btl non deve chiedere aiuto a nessuno».

Suggerimenti