«Bomba ecologica»,
ora scattano
le analisi

di Cinzia Reboni
La Fontana dell’Arrigo custodisce un cumulo di rifiuti pericolosi
La Fontana dell’Arrigo custodisce un cumulo di rifiuti pericolosi
La Fontana dell’Arrigo custodisce un cumulo di rifiuti pericolosi
La Fontana dell’Arrigo custodisce un cumulo di rifiuti pericolosi

Via libera al piano di caratterizzazione del Comune di Bagnolo per la Fontana dell’Arrigo, uno dei 74 siti inquinati bresciani inseriti nella «black list» della Regione e di Arpa. La Conferenza dei servizi di ieri ha avviato l’iter per la messa in sicurezza del fontanile tombato, dove si stima la presenza di 50 mila tonnellate di rifiuti, tra cui scorie e scarti industriali accumulati fin dagli anni ’80.


NONOSTANTE le indagini della procura e del Noe dei carabinieri, non è mai stato possibile risalire ai responsabili del disastro ambientale, ed è toccato quindi al Comune di Bagnolo assumersi l’onere di bonificare l’area di proprietà demaniale su terreno privato. La contaminazione dell’ex fontanile si è rivelata tra l’altro molto più estesa del previsto: le analisi hanno infatti rilevato un «cimitero» di scorie anche nella parte terminale del bacino, un’enclave di circa 400 metri di lunghezza, molto più stretta e meno profonda della prima porzione di bacino saturato di «veleni» misti. «La Regione ha già finanziato con 165 mila euro il piano di caratterizzazione, ovvero lo studio per stabilire la natura degli inquinanti del sito - spiega il sindaco di Bagnolo, Cristina Almici -. Ora l’operazione entrerà nel vivo con la selezione degli operatori che dovranno iniziare l’intervento. Per il resto, possiamo solo fare ipotesi, dal momento che quello che c’è realmente lo vedremo soltanto a lavori in corso, compresa l’analisi del materiale esistente e la verifica di un’eventuale radioattività». L’ostacolo da superare sarà il reperimento delle risorse: la stima dei costi per la messa in sicurezza si aggira tra i 2 e i 4 milioni di euro. «É evidente che da soli non possiamo farcela. Per questo chiederemo l’aiuto di Regione e Governo. La nostra priorità è la messa in sicurezza e la bonifica, per salvaguardare la salute dei cittadini, ma il nostro obiettivo è anche quello di ripristinare nelle sue condizioni originarie il fontanile, uno dei simboli del nostro territorio». Il deputato bresciano della Lega Eva Lorenzoni ha presentato alla Camera un’interrogazione per chiedere al ministero dell’Ambiente di intervenire a sostegno degli enti locali coinvolti. «È doveroso sostenere il Comune nella bonifica di quella che rischia di essere una bomba ecologica - spiega Eva Lorenzoni -. La situazione è preoccupante perché, anche se i rilievi di Arpa non hanno evidenziato la contaminazione della falda, la disgregazione del materiale inquinante è una minaccia costante». La notizia del via libera al piano di caratterizzazione «è positiva - aggiunge Eva Lorenzoni -, ritengo però che ora si debba procedere spediti. L’interrogazione vuole sollecitare una compartecipazione economica del Governo, come già fatto dalla Regione, alla bonifica». La Fontana dell’Arrigo, al confine con Montirone, preoccupa anche il sindaco Eugenio Stucchi, che nella Conferenza di servizi ha assicurato «la piena disponibilità a collaborare con Bagnolo, nell’interesse di entrambe le comunità. Purtroppo ci si trova spesso ad affrontare problemi di carattere ambientale lasciati in eredità da inquinamenti del passato».

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