IL LUTTO

Danilo e Chiara, a Travagliato il dolore di un paese senza parole

di Paolo Tedeschi
La comunità scossa dalla morte di padre e figlia in un incidente nel Cremonese. Attesa per la data dei funerali
La scena  del drammatico doppio incidente mortale accaduto nel Cremonese e costato la vita a padre e figlia di Travagliato
La scena del drammatico doppio incidente mortale accaduto nel Cremonese e costato la vita a padre e figlia di Travagliato
La scena  del drammatico doppio incidente mortale accaduto nel Cremonese e costato la vita a padre e figlia di Travagliato
La scena del drammatico doppio incidente mortale accaduto nel Cremonese e costato la vita a padre e figlia di Travagliato

Non è facile assorbire un colpo basso come quello che ha raggiunto nell’ormai trascorso fine settimana la comunità di Travagliato. Non è facile farsi una ragione della morte di padre e figlia in un incidente stradale, ed è grande il cordoglio in paese in attesa di un funerale non ancora fissato; non solo tra chi conosceva direttamente le vittime.

Stiamo parlando della scomparsa, avvenuta l’altro ieri mattina, di Danilo Ghitti, 55 anni, e della sua unica e amatissima figlia Chiara, che di anni ne aveva solamente 26. Sabato mattina, come molte altre volte, padre e figlia avevano deciso di approfittare del sole per fare una gita in motocicletta; ancora una volta insieme e con direzione Sud. Hanno percorsop diverse strade nella campagna cremonese e poi un lunghissimo rettilineo lungo la provinciale 27.

Fino al territorio di Pieve San Giacomo, dove all’incrocio con la sp 33 li aspettava la morte. Qui, per motivi che devono ancora essere definiti con certezza, si sono scontrati con un suv. Agghiacciante la scena che si è presentata ai soccorritori allertati dai due cremonesi a bordo dell’auto, rimasti miracolosamente illesi: Danilo e Chiara erano ricaduti a diversi metri di distanza rispetto al punto dell’impatto, mentre a causa dell’urto la pesante auto era rimasta in bilico su un ponticello. Per i due bresciani non c'era già più nulla da fare. Tra i primi a esprimere la propria vicinanza alla famiglia il sindaco Renato Pasinetti, che ha chiamato Carolina Cavallini, moglie di Danilo e mamma di Chiara, manifestandole il cordoglio e il sostegno dell’amministrazione comunale; poi il vicesindaco Christian Bertozzi e il coordinatore del gruppo comunale di protezione civile, una realtà alla quale il padre di Chiara era stato legato, Roberto Berardelli.

Chiara,Danilo e Carolina vivevano in via Togliatti in un appartamento nel complesso di edilizia residenziale pubblica dell’Aler. Chiara aveva studiato nel Centro professionale «Zanardelli» e dopo alcuni lavori saltuari stava cercando un impiego fisso. Danilo era caporeparto dell’Alfa acciai, e fino a quando aveva avuto più tempo libero aveva collaborato come volontario con la protezione civile distinguendosi per la sua grande laboriosità: era stato tra l’altro tra i protagonisti di una raccolta di beni di prima necessità per le popolazioni terremotate del Mantovano.

Poi, due anni fa la promozione a caporeparto, e la decisione presa a malincuore di abbandonare il volontariato, continuando però a dedicarsi nel tempo libero a due grandi passioni: le escursioni in montagna e i giri in moto insieme a Chiara. Fino al dramma dell’altro ieri. La procura di Cremona ha aperto un fascicolo per duplice omicidio stradale, al momento senza indagati. Un atto dovuto per completare gli accertamenti sulla dinamica della tragedia.•..

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