Domenica di follia sulla spiaggia Il sindaco tentato dalla chiusura

di Alessandro Romele
Il lido di Iseo preso d’assalto domenica senza rispettare i divieti fissati dall’Amministrazione comunale
Il lido di Iseo preso d’assalto domenica senza rispettare i divieti fissati dall’Amministrazione comunale
Il lido di Iseo preso d’assalto domenica senza rispettare i divieti fissati dall’Amministrazione comunale
Il lido di Iseo preso d’assalto domenica senza rispettare i divieti fissati dall’Amministrazione comunale

«La soluzione estrema potrebbe essere la chiusura totale della spiaggia». Più che una minaccia è una riflessione ad alta voce quella del primo cittadino di Iseo Marco Ghitti il giorno dopo l’assalto incontrollato e incontrollabile dal punto di vista del rischio contagio del lido ex Resinex sulla via per Rovato. L’ATTEGGIAMENTO irresponsabile della maggioranza di turisti e bagnanti che hanno violato l’obbligo di indossare la mascherina, ignorato il divieto di aprire gli ombrelloni e creato assembramenti superiori ai 130 posti fissati dall’ordinanza comunale, divide non solo la politica, ma anche la popolazione. Fa discutere l’atteggiamento delle centinaia di persone che da domenica mattina hanno affollato la spiaggetta, con tanto di ombrelloni e di partite a calcetto: a testimoniarlo, le tante fotografie pubblicate sui social da cittadini ragionevolmente arrabbiati, in cui si contano a decine i turisti senza mascherina e si osserva la palese mancanza di distanziamento sociale. «Nella tarda mattinata ho inviato sul posto i carabinieri della stazione di Iseo – spiega Ghitti – mentre nel pomeriggio ho chiesto alla Polizia locale di effettuare un sopralluogo. La situazione è tornata alla normalità, poiché gli agenti hanno fatto sgomberare gli ombrelloni e le sdraio, oltre ad interrompere le attività caotiche». Il problema rimane: a Iseo la spiaggia è l'unico luogo pubblico in cui è possibile fermarsi. «Con gli uffici comunali – continua Ghitti – abbiamo verificato che il limite massimo di persone che possono occupare il prato è 130. Purtroppo non possiamo permetterci di avere un agente di polizia fisso sul posto per tutto il fine settimana. Proprio per questo abbiamo già avviato un discorso con chi gestisce il bar all'inizio della spiaggia: l'obiettivo è quello di stipulare una convenzione gratuita, per cui sia possibile contingentare gli ingressi». La soluzione estrema potrebbe essere quella di chiudere definitivamente ai bagnanti l'area. «Ma non vogliamo arrivare a tanto - ammette Ghitti -: per questo faremo di tutto per garantire la sicurezza di chi intende godersi in tutta tranquillità alcune ore sulla riva del lago». Il 16 luglio il prefetto di Brescia, Attilio Visconti, sarà a Iseo, a colloquio con tutti i sindaci del Sebino, per analizzare la situazione e cercare soluzioni ai possibili problemi che stanno nascendo e di cui è attiva una continua e costruttiva discussione tra tutte le parti in causa. Il sindaco torna dunque a fare leva sul senso civico di turisti e residenti: «Non è ammissibile mettere a repentaglio la propria e altrui salute per una domenica in riva al lago o per un posto al sole». •

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