Ghedi ha deciso, il rilancio passa dai cantieri

di M.MON.
Sulla piscina sono previsti interventi per 650mila euro
Sulla piscina sono previsti interventi per 650mila euro
Sulla piscina sono previsti interventi per 650mila euro
Sulla piscina sono previsti interventi per 650mila euro

Spazia dallo sport alla storia locale, passando dalle scuole, il corposo pacchetto di investimenti del Comune di Ghedi: oltre 2 milioni e 300 mila euro che saranno spesi dopo il via libera del consiglio comunale alla variante di bilancio presentata dall’assessore Daniele Molgora, e che ha potuto contare su un avanzo dell’esercizio 2019 di oltre 400 mila euro e, soprattutto, sul mezzo milione messo in pista dalla Regione per opere da avviare entro ottobre. Oltre al cimitero che sta per essere ampliato (con 830 mila euro; il cantiere aprirà in questi giorni), un altro intervento straordinario riguarderà le piscine comunali. Nel centro natatorio di via Fratelli Cervi, nel frattempo chiuso anche nella parte all’aperto per un contenzioso con i gestori (la società Sport management) relativo alla richiesta di contributi per appianare le perdite del lockdown, verranno sistemati il tetto, i servizi e gli spogliatoi impiegando 650 mila euro. Altri 250mila serviranno a dare una collocazione più dignitosa e soprattutto unica all’archivio storico, ora disperso in tre strutture diverse, una della quali in affitto. Presto il tutto sarà sistemato nello spazio ancora vuoto adiacente la biblioteca, nell’edificio ex Arcioni da poco ristrutturato. «Era assurdo avere a disposizione spazi inutilizzati e pagare un affitto sprecando denaro pubblico» commenta Molgora. Altri 250 mila euro sono destinati a rifare tutti gli infissi (e quindi a tagliare i consumi) nell’edificio di via Marconi che ospita la scuola media e sempre le scuole, questa volta gli edifici dell’elementare, saranno dotati di una nuova rampa per le persone con disabilità. NEL FRATTEMPO l’ente locale «ha messo fine a una controversia che si trascinava dal 2007 - riprende Molgora - relativa a una parte dell’area del depuratore, acquisita da privati e mai pagata. Tredici anni mi sembravano troppi per non arrivare a un accordo, a maggior ragione dopo una sentenza contro il comune. Con circa 40 mila euro abbiamo chiuso la partita». Infine, il consiglio ha approvato (con l’astensione delle opposizioni) anche le linee guida per riservare circa 900 mila del milione e oltre destinato a Ghedi dal decreto Rilancio Italia alle partite Iva che «hanno sofferto in modo particolare la pandemia». Oggi ci sarà una giunta straordinaria per istituire una pec destinata a ricevere probabilmente circa 1.200 domande. Tempo un mese e poco più e si potrà erogare il contributo; presumibilmente di 500 euro a testa. •

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