il caso

Ghedi, la nuova strada (ancora chiusa) è diventata una discarica

di Milena Moneta
In attesa di essere aperta, lungo la rinnovata via Vergine sono stati smaltiti rifiuti, elettrodomestici e cumuli di macerie
La strada di Ghedi trasformata in discarica
La strada di Ghedi trasformata in discarica
La strada di Ghedi trasformata in discarica
La strada di Ghedi trasformata in discarica

Strada nuova, cattive e vecchie abitudini. Non è ancora terminato l’ampliamento di via del Vergine, a nord di Ghedi aperta per ora solo ai residenti ma l’arteria è diventata una via crucis dell’inciviltà. Forse proprio approfittando del fatto che non è ancora percorribile e quindi poco frequentata e contando di essere così meno facilmente scoperti e identificati, i furbetti dello smaltimento dei rifiuti, senza scrupolo né rispetto per l’ambiente e per gli altri, hanno pensato bene di depositarvi i propri rifiuti insudiciando il lato della carreggiata. Ai bordi dell’asfalto sono spuntati scarti di ogni tipo: dalle macerie di demolizioni a elettrodomestici fuori uso passando per i resti dei cenoni.

La bonifica

Per fortuna un gruppo di volontari è intervenuto a ripulire, «ma- dicono- non è possibile sprecare energie sempre all’inseguimento della inciviltà, quando potremmo essere utili al paese per tanto altro». La nuova strada servirà a collegare via Borgosatollo con via Castenedolo, dove sta nascendo una rondò per proseguire poi fino all’area ex Sei ora Valsir come nuova tangenziale a Nord del paese per evitarne attraversamenti, specie ai mezzi pesanti, quindi scenderà a sud fino ad incrociare la 668. La prima delle tre rotatorie previste dal progetto, lungo la strada per Borgosatollo è già stata realizzata, quando sarà terminata quella su via Castenedolo, presumibilmente prima dell’estate, via del Vergine verrà aperta al traffico.

«Speriamo che quando la strada sarà percorsa al passaggio di tutti i mezzi il fenomeno subisca una stop. Ora ne stanno approfittando perché il rischio di essere intercettati e segnalati è minore. – afferma il sindaco Federico Casali-. Ma più in generale mi auguro che prevalga la cultura del rispetto del bene pubblico e dell’ambiente e la maleducazione regredisca. Il problema dei rifiuti abbandonati è diffuso. La Polizia locale dispone di fototrappole, ma per risolvere il problema la repressione non basta, bisogna agire sull’educazione. Altro problema è chi lavora in nero e non può conferire in discarica detriti, calcinacci e laterizi che così li abbandona dove capita».

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