«Ghedi verde pulito» Sarà la carica dei cento

Domenica a Ghedi torna la giornata del verde pulito con 100 volontari
Domenica a Ghedi torna la giornata del verde pulito con 100 volontari
Domenica a Ghedi torna la giornata del verde pulito con 100 volontari
Domenica a Ghedi torna la giornata del verde pulito con 100 volontari

Cento volontari, armati di stivali, guanti anti-taglio, pettorine e sacchetti per la raccolta dei rifiuti, passeranno al setaccio il paese di Ghedi per ripulirlo dall’immondizia che qualcuno si ostina a buttare in fossi e fontanili, lungo le piste ciclabili o ai lati dei viottoli campagna. Appuntamento in piazza Roma alle 8,30 di domenica per la giornata «Ghedi verde pulito» promossa in aggiunta a quella regionale, dall’esecutivo con Cbbo, Consorzio Bassa Bresciana Orientale, che si occupa di igiene urbana e che fornirà il supporto logistico, anche tenendo aperta l’isola ecologica. Hanno aderito il gruppo alpini, Comitato di salute pubblica, Protezione volontaria civile, diverse associazioni di cacciatori, Italpesca, Amici della Montagna, Legambiente che in squadre di quattro persone puliranno le 20 zone in cui è stato suddiviso il paese. «Siamo contenti dell’adesione di cittadini e associazioni per altri versi antitetiche, perché la difesa del territorio non ha colore politico e sta a cuore a tutti», osserva il sindaco Federico Casali. «C’è un malcontento diffuso verso l’inciviltà di chi non si cura del territorio e abbandona rifiuti dove capita - incalza l’assessore all’Ambiente Luca Mostarda - anche su pressione dei cittadini procederemo non solo alla pulizia con iniziative mensili, ma ci saranno incontri di sensibilizzazione delle scolaresche, già approvati dalla dirigenza, e la repressione dei furbetti dell’abbandono, alcuni già identificati dalle foto-trappole. Insomma non si tratta di uno spot limitato ad una giornata, ma un programma articolato a lungo temine». «Solo il covid ha interrotto l’educazione ambientale che riprenderemo a breve insieme a progetti votati alle tematiche green e puntando soprattutto dalle nuove generazioni, cittadini del futuro. Solo grazie alla partecipazione attiva della cittadinanza possibile contrastare degrado ambientale e sostituire al modello classico di economia lineare un approccio rigenerativo e più sostenibile», rimarca invece Alessandro Rinaldi, presidente Cbbo. Per la primavolta partner dell’iniziativa per l'ambiente, da estendere in futuro a tutto il territorio nazionale, anche McDonald’s, che, rappresentato da Eugenio Fossati, dopo aver eliminato la plastica dai ristoranti e incoraggiato la raccolta differenziata, fornirà il kit ai volontari e un buono pasto.•. M.Mo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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