bassa bresciana

Ghedi, gli Stati Uniti rendono omaggio al labrador in bronzo che cerca tra le macerie

di Milena Moneta
Il monumento celebra il ruolo degli animali da salvataggio, intitolato ai «cani della solidarietà» sparsi in tutto il mondo. Le macerie su cui è collocato arrivano da L’Aquila
Ghedi
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Da qualche tempo c’è una vetrina americana per il ll labrador in bronzo che cerca tra le macerie installato a Ghedi. Il monumento che celebra il ruolo degli animali da salvataggio, intitolato ai «cani della solidarietà» sparsi in tutto il mondo, è finito online negli Stati Uniti.

L'opera

L’opera, lo ricordiamo, è stata collocata dalla Protezione volontaria civile del paese sulla rotonda tra le vie XX Settembre, Sabotino e delle Rimembranze, e da qualche giorno il sito registrato a New York «I love animals» ne ha pubblicato le immagini con la dicitura «In Ghedi, Italy. A beautiful roundabout has just been inaugurated with a statue dedicated to the dogs that search for people in landslides and disasters»: «A Ghedi, Italia. Appena inaugurata una bellissima rotatoria con una statua dedicata ai cani che cercano persone in frane e disastri». Un commento accompagnato da un immancabile cuore.

Un omaggio multiplo

In realtà l’omaggio ai cani da ricerca è al suo posto dall’aprile del 2019, ma non fa niente. Si trova poco distante dal santuario di San Rocco e riassume in sé più di un significato. Le macerie su cui è collocato arrivano da L’Aquila, donate dagli abitanti di Paganica e San Gregorio colpiti dal terremoto del 2009 quando Alfredo Gottardello, istruttore cinofilo di fama nazionale scomparso da tempo era là a coordinare i soccorsi. È allora anche un ricordo di Alfredo, che aveva ideato il monumento ai cani da soccorso.

La sua famiglia si è unita alle Ucis (Unità cinofile italiane da soccorso) e agli amici, che hanno realizzato il suo progetto in onore di tutti gli animali che affiancano gli uomini nel soccorso e nella solidarietà. L’opera, realizzata gratuitamente grazie ad Agostino Ghilardi, scultore e docente dell’Accademia Santa Giulia, e della figlia Anna che lo ha materialmente realizzato, è anche un richiamo alla statua alla cagnolina Camilla eretta ad Amatrice a unire tutte le sofferenze del mondo.

Il cane è ritratto nell’atto di abbaiare, cioè mentre individua una persona sepolta dai detriti. «Siamo contenti che il nostro monumento sia così apprezzato, per noi è il simbolo di tutti coloro che donano passione al prossimo costretto a vivere momenti difficili», commentano dalla Protezione volontaria civile di Ghedi.

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