I vandali di
Halloween si
pentono dopo il raid

di Massimiliano Magli
Il sindaco ha deciso di non far ripulire per far vergognare i vandaliDurante la notte di Halloween molti muri  sono stati imbrattati di versi di canzoni  di simboli trapQualche ragazzino si è pentito ed è pronto riparare i danni
Il sindaco ha deciso di non far ripulire per far vergognare i vandaliDurante la notte di Halloween molti muri sono stati imbrattati di versi di canzoni di simboli trapQualche ragazzino si è pentito ed è pronto riparare i danni
Il sindaco ha deciso di non far ripulire per far vergognare i vandaliDurante la notte di Halloween molti muri  sono stati imbrattati di versi di canzoni  di simboli trapQualche ragazzino si è pentito ed è pronto riparare i danni
Il sindaco ha deciso di non far ripulire per far vergognare i vandaliDurante la notte di Halloween molti muri sono stati imbrattati di versi di canzoni di simboli trapQualche ragazzino si è pentito ed è pronto riparare i danni

Hanno trascorso la notte di Halloween (che doveva essere blindata) all’insegna della follia alcuni adolescenti di Roccafranca: per sentirsi «grandi» e forti hanno imbrattato l’intero piazzale Gandhi con scritte tra l’osceno e l’insulso. Il sindaco Marco Franzelli, in attesa di rintracciare i colpevoli, ha scelto un modo interessante per colpire, cercando di educare, gli autori di questa idiozia: lasciare al loro posto per qualche giorno quelle scritte come monito nei confronti degli autori, delle relative famiglie ma anche di tutti gli altri; perché possano riflettere sull’assurdità del gesto. Le scritte sono state trovate domenica mattina dagli amministratori dopo alcune segnalazioni, e il sindaco non ha perso tempo nel condannarle, postando anche su Facebook le fotografie consegnate a Polizia locale e carabinieri. «Beni di proprietà comunale, ovvero di tutti - ha commentato - sono stati deturpati e vandalizzati da mani vili e codarde che, approfittando dell’oscurità, hanno compiuto questo scempio. Trovo sia una cosa vergognosa e inqualificabile imbrattare così beni della collettività. Arroganza e menefreghismo di qualche balordo hanno danneggiato ogni cittadino. Non si tratta né di una bravata, ma di assoluta inciviltà». «PER ORA - continua Franzelli - non verrà toccato nulla, e anzi sarà usato come monumento alla stupidità: tutti quelli che passeranno si renderanno conto di quanto si stia scivolando in basso». Il primo cittadino ha ricordato anche i costi per la rimozione dei deliri grafici dal piazzale Gandhi: si va dalla parte nord, all’ingresso dell’elementare, fino alla parte sud, dove è collocato l’accesso al centro sportivo: hanno scritto su pareti, panchine in pietra, persino sull’asfalto e su alcune colonne. Intanto però qualcosa si è mosso: già ieri alcuni ragazzi si sono fatti vivi in Comune autodenunciandosi e prestandosi per la pulizia. •

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