Il centro sportivo
grandi numeri
resta un miraggio

di Massimiliano Magli

Tramonta definitivamente il progetto di potenziamento del centro sportivo di Urago d’Oglio. Così raccontano gli atti della vicenda che doveva far raddoppiare l’impianto a sud del paese, con un intervento della Polisportiva Uraghese. Inevitabile è stata infatti la lettera di messa in mora del Comune verso l’associazione che circa tre anni fa si era aggiudicata il progetto per un nuovo campo da calcio principale, superfici di gioco accessorie, un anfiteatro, ristorante, palasport. Ritardi di ben due anni sono infatti insostenibili, visto che a oggi è stato realizzato solo un rustico di un campo da calcio.

NEL POMERIGGIO alle 14.30 intanto si svolgerà un Consiglio comunale per la surroga del consigliere di maggioranza Vittorio Salvoni, vice presidente dell’associazione, in aperta polemica con l’amministrazione comunale (gli subentra Giambattista Barbieri). Nei giorni scorsi infatti la Polisportiva ha distribuito un volantino che accusa l’Amministrazione di non «aver fatto una fideiussione per 2 milioni di euro, di non aver sostenuto una fideiussione di 300 mila euro con il Credito Sportivo e di non aver dato contributi fissi per 25mila euro all’anno, oltre a non aver pagato, come da accordi verbali, metà della tensostruttura». Il sindaco Antonella Podavitte parla di «un colpo al cuore per me e per la comunità. Un attacco inaccettabile di persone che hanno fatto male alla Polisportiva, inventando di sana pianta scuse a fronte di un fallimento del loro progetto. Sbagliare si può, mentre rovesciare fango sulla comunità e il Comune è un suicidio. Da nessuna parte stanno scritte fideiussioni da 2 milioni di euro. E anche quella da 300 mila non era indicata in nessun contratto: avevamo invece accordato sì la possibilità, compatibilmente con il bilancio, di una fideiussione di 30mila euro ogni anno per far arrivare i 300mila euro di finanziamento dal Credito Sportivo, che tuttavia ha chiesto garanzie totali. A questo punto - spiega Antonella Podavitte - abbiamo dovuto prendere atto che nessuno della Polisportiva è stato in grado di firmare o di far firmare ad aziende o amici nemmeno 10 mila euro di fideiussione».

E conclude: «Figuriamoci se potevamo garantire 25mila euro all’anno come contributi: il primo anno, alcuni anni fa, ne abbiamo dati 20mila su progetti presentati. Poi i progetti sono diventati problemi, perché ci siamo trovati in mano bollette insolute per 98mila euro». Sul milione e 300 mila euro del progetto comunale, la Polisportiva si era aggiudicata il bando con un progetto più impegnativo di 3,3 milioni.

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