Il Comune paga il conto degli avvocati

di V.MOR.
L’indagine era stata condotta dalla Polizia locale di Montichiari
L’indagine era stata condotta dalla Polizia locale di Montichiari
L’indagine era stata condotta dalla Polizia locale di Montichiari
L’indagine era stata condotta dalla Polizia locale di Montichiari

Il Comune di Montichiari ha dovuto pagare le spese legali ai tre operai che nei mesi scorsi erano stati ingiustamente etichettati come «furbetti del cartellino». Il municipio ha versato circa 6 mila euro a testa ai tre dipendenti che avevano dovuto assumere degli avvocati per l'interrogatorio di fronte al gip in seguito all'accusa di truffa, falsa attestazione e peculato. Anche in questa circostanza, dunque, il municipio ha dovuto aprire le casse comunali per risarcire propri dipendenti. Ma questo potrebbe essere il danno minore per l’amministrazione, visto che i tre operai potrebbero avanzare anche la richiesta di risarcimento danni. La vicenda si era conclusa sul piano penale con un nulla di fatto all’inizio di giugno, pochi giorni dopo essere diventata di dominio pubblico. «Rilevato che l’attività di facchinaggio non era formalmente autorizzata e, convenzione alla mano, non era autorizzabile; ritenuto che, tuttavia, l’atteggiamento non proprio lineare del responsabile di posizione organizzativa possa avere ingenerato negli indagati la convinzione di agire lecitamente, tanto lo stesso ratificava gli straordinari, chiedo che il giudice per le indagini preliminare voglia disporre l’archiviazione del procedimento, perché il fatto non costituisce reato», erano state le parole del pubblico ministero. Secondo l'accusa i tre dipendenti del servizio tecnico, ovvero il caposervizio e i due operai, avrebbero in più occasioni timbrato il cartellino per poi lasciare il posto di lavoro e andare a scaricare i camion delle compagnie teatrali che la sera si sarebbero esibite al teatro Bonoris. Questo avveniva, secondo la ricostruzione accusatoria, utilizzando l’autocarro comunale. Le indagini che avevano portato alla sospensione dal servizio dei tre operai erano state condotte dalla Polizia locale di Montichiari. A quanto sembra, già in una prima fase delle indagini, i dipendenti avevano spiegato di aver ricevuto il via libera per aiutare le compagnie teatrali durante l'orario di lavoro. Era stata una email a scagionarli, in quanto ad autorizzarli sarebbero stati proprio i funzionari comunali. Dopo l'archiviazione, i tre dipendenti sono stati reintegrati dal Comune e attualmente svolgono con quotidianità le proprie mansioni sul vasto territorio monteclarense. Un lavoro da non sottovalutare, visto che il parco operai comunale conta appena sei addetti. •

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