L’ultimo saluto a Primo
morto soffocato dal fumo

Inutili i soccorsi per il pensionato
Inutili i soccorsi per il pensionato
Inutili i soccorsi per il pensionato
Inutili i soccorsi per il pensionato

La comunità di Barbariga si ferma oggi per l’estremo saluto a Primo Battagliola, il pensionato di 72 anni, che è rimasto asfissiato giovedì pomeriggio dal fumo respirato nel tentativo di spegnere l’incendio attizzato tra gli stocchi secchi rimasti nel campo di mais della Margareda.

Battagliola, celibe, viveva da solo nella casa di via Roma, in centro al paese. Era un uomo conosciuto e benvoluto da tutti. Aveva lavorato come autotrasportatore di pelli di animali ed era stato per circa 20 anni dipendente del caseificio Cabre di San Paolo e da quando era in pensione, senza tralasciare le partite a briscola con gli amici, trascorreva la maggior parte del suo tempo al campo Margareda, sempre intento a pulire la riva del fosso, strappare le erbacce, potare rami e foglie degli alberi ai quali dedicava le sue attenzioni.

Ammucchiava sterpaglie e ramaglie nel canale e provvedeva a darvi fuoco. Ma giovedì, nel pomeriggio, complice la siccità di questo settembre, le fiamme si sono improvvisamente estese agli stocchi rimasti sul terreno dopo la mietitura.

L’uomo si è subito dato da fare per spegnere il principio d’incendio soffocando con il badile le lingue di fuoco, ma è rimasto intossicato dal fumo ed è caduto esanime mentre il rogo si propagava nel campo. La salma è stata composta nella camera mortuaria della Fondazione Uccelli-Bonetti, da dove oggi, alle 15, partirà il corteo funebre per la chiesa parrocchiale di San Vito, prima della sepoltura nel cimitero del paese.R.CAF.

Suggerimenti