La festa raddoppia Si mangia e si balla nella nuova cittadella

di M.MA.
La nuova cittadella delle feste di Barbariga
La nuova cittadella delle feste di Barbariga
La nuova cittadella delle feste di Barbariga
La nuova cittadella delle feste di Barbariga

La grande festa culinaria dedicata al casoncello offrirà l’occasione, il 25 settembre alle 20,30, per inaugurare la «cittadella delle feste» che l’amministrazione locale di Barbariga ha voluto per assecondare una «vocazione». Il sindaco Giacomo Uccelli presenterà la casa degli eventi nata in un paese che di feste vive, ospitandone decine nell’arco dell’anno. I lavori sono durati circa quattro mesi e con la chiusura del cantiere il Comune può contare su un maxi polo per il divertimento a base di gastronomia, musica e spettacoli. Il cronoprogramma è stato rigoroso: tutto doveva essere appunto pronto per la vetrina del casoncello De.Co. che si svolgerà nel fine settimana seguente. L’opera è stata portata a termine in un’area a Nord dello stadio, e ha sostituito gli spazi combinati di oratorio e centro sportivo che non sempre riuscivano a soddisfare le esigenze. La nuova tensostruttura è ora ancorata a una platea di cemento armato a prova di maltempo, neve compresa, visto che l’intento del Comune è quello di spalmare su tutto l’anno il calendario delle iniziative puntanto su un vero e proprio turismo festaiolo. LA SCELTA di procedere in questa direzione non è stata scontata, e per realizzare la nuova area il Comune ha dovuto modificare il piano triennale delle opere e procedere con una variante al bilancio. Ma quante feste ci sono a Barbariga? Senza ricorrere a un elenco, del resto variabile, basterebbe dire che sono almeno quaranta i giorni certi di eventi già organizzati tra manifestazioni ufficiali, sagre, iniziative isolate e celebrazioni patronali. Scomodo e inadatto, per quanto ricco di ricordi, lo spazio del centro giovanile sarà ora esclusivamente destinato alla sua funzione di aggregazione. «Oltre che scomodo - ricorda il sindaco - è della curia, per cui era impossibile ipotizzare strutture stabili, così ogni anno si spendevano quattrini in noleggi di strutture che restavano operative per pochi giorni. Senza parlare dei costi continui per gli artigiani che dovevano intervenire a installare e smontare ogni volta reti volanti per l’elettricità, l’acqua e il gas». La nuova struttura è costata circa 140 mila euro.

Suggerimenti