IL CASO

Mairano, marijuana nella torta condivisa con i colleghi: malori e ricoveri

di Mario Pari
Quattro persone soccorse dal personale sanitario. Una ha perso conoscenza ed è stata portata in codice rosso al Civile
Torta alla marijuana, quattro soccorsi in ospedale
Torta alla marijuana, quattro soccorsi in ospedale
Torta alla marijuana, quattro soccorsi in ospedale
Torta alla marijuana, quattro soccorsi in ospedale

Doveva essere un dolce condiviso nella pausa pranzo e non il presupposto per tre ricoveri in ospedale. Quella che si è rivelata una «torta pasqualina» decisamente alternativa è riuscita a far perdere conoscenza a una delle quattro persone che l’hanno assaggiata. E ora i medici stanno cercando di capire quale possa essere l’ingrediente che ha provocato i malori ai quattro colleghi. Anche se dei forti sospetti ci sono e vanno nella direzione di un vegetale che solitamente non si usa nelle torte: la marijuana. In pausa pranzo

È successo a Mairano nel primo pomeriggio di ieri, poco dopo, appunto, la pausa pranzo. Le ambulanze sono arrivate in azienda quando erano circa le 15 e le persone che non si sentivano bene ci hanno messo poco a capire cosa potesse essere stato all’origine del malore. Una di loro aveva portato un tortino che ha gentilmente condiviso con tre colleghi. A quanto si è appreso tra gli ingredienti ci sarebbe stata la marijuana, non quella piantata illegalmente, ma «light» e quindi in libera vendita.

Nessuno è risultato in pericolo di vita tra i quattro soccorsi dal personale sanitario, ma uno di loro ha perso conoscenza ed è stato portato in codice rosso all’ospedale Civile di Brescia, insieme a un collega. Un altro è stato portato a Manerbio e il quarto ha rifiutato il ricovero. Si tratta di giovani e uno di loro avrebbe ammesso la presenza della marijuana nel dolcetto, rendendo tutto così più semplice al personale sanitario. Ma è assolutamente evidente che si tratterà di capire se è stato quello, con particolare riferimento alle dosi, l’ingrediente che ha provocato i malori. È quello che stanno cercando di appurare i medici e che sarà più chiaro dopo gli accertamenti e gli esami. Così come si tratta di capire se si è trattato di una goliardata finita male o di qualcosa da cui si «nutrivano» altre aspettative. Riamane il fatto che nei giorni delle frittate al loertis c’è chi preferisce sbizzarrirsi diversamente, salvo poi finire in un letto di ospedale. 

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