Maltrattamenti sulla moglie, operaio a giudizio

di Paolo Cittadini
Il processo a carico dell’operaio violento si aprirà a febbraio
Il processo a carico dell’operaio violento si aprirà a febbraio
Il processo a carico dell’operaio violento si aprirà a febbraio
Il processo a carico dell’operaio violento si aprirà a febbraio

Ubriaco e spesso sotto l’effetto di sostanze stupefacenti faceva ingresso in casa e a quel punto moglie e figlio piombavano nel terrore. L’operaio metalmeccanico 47enne residente nella Bassa, sfogava la sua violenza sulla coniuge arrivando in alcune occasioni a costringerla ad avere rapporti sessuali. A raccontare ai carabinieri di Orzinuovi quel che sarebbe accaduto dentro le mura dell’abitazione di famiglia è stata la stessa donna quando, nel novembre del 2019, dopo l’ultima aggressione ha deciso di denunciarlo. «Pretendeva che gli dessi i soldi per andare a bere o comprarsi stupefacenti. Se non lo facevo mi insultava arrivando poi ad alzarmi le mani addosso buttandomi contro il muro o colpendomi con gli oggetti che gli capitavano tra le mani», aveva raccontato la donna, una operaia di 47 anni. «Fino ad oggi ho sempre coperto le sue violenze - aveva ammesso- In alcune occasioni sono dovuta andare in ospedale, ma non ho mai raccontato la verità. Una volta mi sono presentata con una lesione alla retina e al medico ho spiegato che me l’ero procurata da sola asciugandomi con una salvietta. Avevo paura che denunciandolo sarebbe diventato ancora più violento». MALTRATTAMENTI in famiglia e violenza sessuale i reati contestati all’uomo, attualmente è sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento a moglie e figlio dopo essere stato allontanato da casa, che il prossimo 2 febbraio comparirà davanti al giudice per la prima udienza del processo. La donna ai carabinieri aveva raccontato che i primi episodi di violenza risalivano addirittura al 2006. «E’ successo che mi abbia aggredito fisicamente e verbalmente anche davanti a nostro figlio adolescente - aveva spiegato ai militari - Una volta mio figlio è intervenuto e lui l’ha preso per il collo. Anche il quel caso ho preferito non andare in ospedale per paura di ritorsioni». A partire dal dicembre del 2018 si sarebbero invece consumati gli episodi di violenza sessuale denunciati dalla vittima. «ARRIVAVA UBRIACO e mi costringeva a stare con lui - aveva aggiunto nella denuncia - Se non era soddisfatto arrivavano insulti e minacce». Una situazione insostenibile che la donna avrebbe accennato a una parente. «Non ho mai detto nulla - aveva concluso la 47 enne davanti ai carabinieri -I vicini sono convinta che sentissero mio marito urlare, ma non ho mai spiegato quel che succedeva. Avevo troppa paura: temevo che potesse farmi ancora più male». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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