il progetto

Montichiari, il docufilm «Scrigno Claris» salverà i tesori d’arte sacra

di Eleonora Cusano
La parrocchia cerca mecenati: i fondi raccolti saranno utilizzati per i lavori di recupero, restauro e manutenzione di capolavori custoditi nelle 30 chiese del Comune

Dalla pala del Romanino ormai prossima al restauro fino all’organo del Settecento passando al campanile di Soratini. I tesori architettonici saranno al centro del progetto varato dalla parrocchia Santa Maria Assunta di Montichiari in collaborazione con Aim.

Il docufilm

«Scrigno Claris» è il mini docu-serie che guiderà alla scoperta delle opere d’arte, il tutto dentro un gadget box interattivo da consegnare alle aziende e da utilizzare come forma di regalo o di omaggio. L’iniziativa è stata presentata dall’abate monsignor Cesare Cancarini, Fulvio Zanini e Detelina Stoijanova, insieme al presidente di Aim Romeo Faganelli.

L’idea

«È uno strumento per scoprire le ricchezze artistiche e preservarle per le generazioni future - precisa monsignor Cancarini -: vorremmo custodire questo patrimonio attraverso la conoscenza, la cultura e il mantenimento. L'idea è di coinvolgere un gruppo di imprenditori mecenati». I fondi raccolti saranno utilizzati per i lavori di recupero, restauro e manutenzione di capolavori quali l’organo del Duomo.

«Montichiari è una realtà di 27mila abitanti ma oggi le comunità cristiane fanno fatica a mantenere questi spazi - prosegue monsignor Cancarini -: nel 1729 gli abitanti erano 5.500 ma l'allora abate Fracassino aveva a disposizione 43 curati. I contesti storici si trasformano, noi siamo un punto di arrivo di un percorso che attraversa secoli e consegna alle generazioni future grandi responsabilità. Ogni anno sposeremo uno spazio e una pubblicità per la ditta in modo da sensibilizzare la comunità».

Lo Scrigno Claris

Lo scrigno conterrà un bigliettino e una chiavetta con alcuni brevi approfondimenti sulle opere d'arte locali, ma anche video ad hoc creati per l’azienda. «Si tratta di un progetto in cui vince sia chi dà che chi riceve - spiega l’ideatrice Detelina Stoijanova - vogliamo fare qualcosa per la comunità e i giovani. Negli ultimi anni è diventato fondamentale riuscire a comunicare la responsabilità sociale: questo potrebbe essere uno strumento che aiuti a promuoverla. L’obiettivo non è solo la raccolta fondi, ma cercare di trasmettere ai giovani il senso di appartenenza al territorio e dare in mano alle aziende uno strumento di comunicazione».

A breve verrà aperto un sito web ad hoc che aggiornerà la comunità sulle iniziative e sull'avanzamento dei lavori, come quelli per la Pieve cui termine è previsto per fine mese, o il restauro della pala del Romanino in programma a giugno. «Abbiamo 30 chiese a Montichiari, un patrimonio artistico enorme - conclude l’abate di Montichiari - ma non dimentichiamoci di una struttura come il centro giovanile costruita in cemento armato con criteri anni Settanta. Solo a pensare di metterci mano fa venire i brividi».

Suggerimenti