Montirone, ora Stucchi va a caccia della rivincita

Eugenio Stucchi  si presenterà alle urne con l’obiettivo di poter riprendere in mani le redini dell’Amministrazione che ha dovuto lasciare ad aprile
Eugenio Stucchi si presenterà alle urne con l’obiettivo di poter riprendere in mani le redini dell’Amministrazione che ha dovuto lasciare ad aprile
Eugenio Stucchi  si presenterà alle urne con l’obiettivo di poter riprendere in mani le redini dell’Amministrazione che ha dovuto lasciare ad aprile
Eugenio Stucchi si presenterà alle urne con l’obiettivo di poter riprendere in mani le redini dell’Amministrazione che ha dovuto lasciare ad aprile

I sostenitori di Eugenio Stucchi non hanno dubbi: «È candidato ideale per Montirone, che si rimbocca le maniche e lavora a testa bassa per il bene di tutta la comunità». Sindaco per metà mandato, tradito dalla maggior parte dei suoi stessi sostenitori, Eugenio Stucchi affronta la corsa elettorale in cerca di una rivincita. Ancora iscritto alla Lega (come sette dei componenti della sua squadra), che non gli ha mai dato spiegazione né lo ha mai espulso. «Del resto - incalza il candidato - non saprei cosa potrebbero rimproverarmi il Carroccio». Eppure la Lega appoggia un altro aspirante sindaco evidenziando una spaccatura al suo interno, aspira a riprendere il lavoro bruscamente interrotto ad aprile. La lista civica «Stucchi Sindaco. Fedeli a Montirone», con esplicito riferimento al «golpe» inaspettato che gli ha impedito di portare a termine il patto sottoscritto con gli elettori e il suo impegno a «valorizzare Montirone». Con lui l'ex presidente del consiglio Massimo Stellini, l’ex assessore Vivien Zinesi e altri della lista di centrodestra che lo aveva appoggiato. Stucchi potrà fare affidamento anche su Fratelli d’Italia: l’investitura è arrivata ieri dal senatore Gianpietro Maffoni, Alessandro Sala e Giuseppe Romele. «Certo fa male vedere il simbolo del partito in cui ho militato operativamente per 28 anni stare con chi mi ha fatto cadere richiamato da sirene che facevano balenare poltrone più grandi -afferma Stucchi- così come la pugnalata ricevuta. Ma proprio la mia famiglia, che pure si sentiva trascurata dal mio impegno eccessivo, mi ha spinto a non mollare. Così non ho avuto tentennamenti. So di aver agito sempre nell’interesse di tutti, vicino alla gente anche nei momenti di dolore». «Non entriamo in polemica con chi ha diviso il centro destra anche se ce ne dispiace -ha affermato Maffoni- a noi interessano la coerenza e i valori che condividiamo con Stucchi, una persona che ha a cuore la comunità e lavora per essa, ha esperienza e sa far funzionare la macchina amministrativa e che non ha avuto il tempo data la lunga pandemia di mettere in campo tutte le risorse e capacità. Se c’era una crisi politica andava affrontata prima di far cadere un sindaco bloccando l’attività amministrativa e soprattutto tradendo l’impegno preso con gli elettori e le loro giuste aspettative». «Siccome alle parole preferiamo i fatti, alle pareti della nostra sede -ha rimarcato il coordinatore provinciale di FdI Massimo Stellini- abbiamo messo tutti i progetti realizzati o avviati, molti già finanziati, che vorremmo riprendere lì dove ci hanno interrotto». La scelta della civica è perché nell’amministrazione «contano le persone ed il loro operato, i simboli non sono più un passe-partout, la gente vuole volti, storie ineccepibili, gente di cui fidarsi». Infine una stoccata i rivali: «Chi distrugge non può essere anche chi costruisce; inoltre amministrare è complicato, ci vuole esperienza: non è un mestiere per giovani», ha affermato Stucchi.•.

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