il caso

«No agli alunni usati come claque», genitori in protesta a Roccafranca

di Massimiliano Magli
Sui gruppi Whatsapp è arrivata una comunicazione dei docenti che invita i ragazzi a presenziare ad una trasmissione televisiva in piazza
La scuola media di Roccafranca
La scuola media di Roccafranca
La scuola media di Roccafranca
La scuola media di Roccafranca

Diverse famiglie a Roccafranca e Ludriano hanno contestato le modalità con cui gli alunni vengono invitati a partecipare a iniziative di una tv commerciale. Nei giorni scorsi una comunicazione dei docenti è arrivata sui gruppi Whatsapp invitando i ragazzi a fare da claque in piazza presenziando alla trasmissione televisiva. Trattandosi di prassi che si ripete da anni nonostante diverse diffide informali, alcuni genitori hanno coordinato un intervento presso la direzione didattica, l'Ufficio scolastico provinciale e il Ministero della pubblica istruzione. 

Le ragioni del dissenso

«Ci chiediamo perché venga coinvolta l'infanzia – spiegano alcuni genitori – e perché i docenti? Durante la settimana l'azienda televisiva passa leggittimamente a raccogliere contratti pubblicitari presso le imprese locali. Non è invece accettabile che la scuola inviti a un evento commerciale i bambini, utilizzando il megafono di dipendenti pubblici quali sono gli insegnanti». 

Nel mirino dei genitori anche le intrusioni di una testata cartacea settimanale che diffonde volantini pubblicitari in occasione di feste come Santa Lucia. «Sono cose vergognose – commentano i genitori – come se ci si dimenticasse che sono finalizzate a fare quattrini con la vendita delle copie. Entrare nelle scuole con materiale pubblicitario e utilizzare l'istituto come amplificatore dei propri interessi commerciali è gravissimo». Dopo la protesta dei genitori l'istituto comprensivo ha fatto sapere che «l'iniziativa è dell'Amministrazione Comunale e c'è stato un tramite informale che tuttavia andrà decisamente rivisto». 

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