C’è una semplice cittadina, Elena Bertocchi, alla testa del piccolo (ma neanche tanto) movimento di opinione che a Ghedi, attraverso una raccolta di firme, chiede al sindaco Federico Casali la riapertura delle piscine, ancora inagibili nonostante ora le misure di prevenzione del contagio da Covid-19 permettano appunto anche l’accesso alle strutture natatorie. Sì, perché nonostante il via governativo il centro di via Fratelli Cervi continua a rimanere vuoto; inaccessibile. E questo perché tra i gestori, la «Sport management», una società veronese che gestisce una ventina di impianti in diverse regioni (quello di Ghedi dal 2010) e l’amministrazione comunale è in atto un contenzioso. In sintesi, per riaprire la società chiede un contributo per le perdite dovute al lockdwon che ammonterebbe a circa 300 mila euro, e gli amministratori non intendono versarlo. «È una somma troppo importante: non intendiamo certo usare i soldi pubblici con leggerezza», commentano il sindaco Casali e il vice Giovanni Cazzavacca (quest’ultimo sta conducendo la trattativa). Anche perché l’ente locale ha già messo a bilancio fondi per interventi straordinari sull’impianto: la ristrutturazione della copertura, delle docce e degli spogliatoi e altre opere urgenti richiederanno circa 600mila euro. I lavori non toccherebbero però il lido e la piscina esterna, che possono essere subito accessibili, e i promotori della sottoscrizione ricordano che «l’apertura dell’impianto aveva migliorato la qualità della vita della popolazione. Vederlo ora chiuso e lasciato in stato di abbandono senza prospettiva di riapertura amareggia chi l’ha tanto voluto; è un impoverimento dei servizi alla comunità e un vero spreco di denaro pubblico». IN AGGIUNTA, i firmatari non attribuiscono le difficoltà del momento solo alla situazione sanitaria, ma anche ad «anni di disinteresse nei confronti di ciò che è un bene pubblico e, in quanto tale, di ciascuno di noi». E concludono chiedendo, sempre nel senso della qualità della vita di tutti, una riapertura nel più breve tempo possibile. •