Preghiere clandestine ai tempi del Covid-19

La chiesetta campestre del Lazzaretto, a Ludriano
La chiesetta campestre del Lazzaretto, a Ludriano
La chiesetta campestre del Lazzaretto, a Ludriano
La chiesetta campestre del Lazzaretto, a Ludriano

Massimiliano Magli I divieti servono a poco quando di mezzo ci sono la devozione e la paura. Sì: il coronavirus ha creato a volte un’onda emotiva paragonabile alle grandi epidemie del passato, e così accade che a Ludriano di Roccafranca i divieti vengano facilmente aggirati, il mattino presto o a tarda sera, dai devoti a un simbolo religioso forse tra i più amati di tutti: la chiesetta del Lazzaretto. IN ORARI improbabili il piccolo tempio, ancora oggi in piena campagna nonostante l’urbanizzazione crescente, diventa la meta dei pellegrinaggi dei «clandestini della preghiera», che dalla via «bianca» a Nord o da via Orzivecchi arrivano qui per una invocazione; per sottoporre la loro speranza a un riferimento talmente amato da vantare la presenza di una croce con un Gesù bagnato interamente d’oro. Anche a Ludriano purtroppo i lutti non sono mancati, come pure i contagi. E alcuni credenti hanno scelto di tornare alle origini, a una devozione antica, ricorrendo al pellegrinaggio verso quello che da queste parti è forse il luogo più «indicato» per queste emergenze. Il sindaco Marco Franzelli e il parroco di Ludriano, don Francesco Filippini, hanno preso le distanze da questa pratica. «Alcune persone sono autorizzate a raggiungere la chiesetta - spiega il sindaco -, ma si tratta di pochi volontari regolarmente registrati nell’albo comunale che garantiscono una minima manutenzione a un edificio di pregio della nostra comunità. Gli altri visitatori sappiano che possono incorrere nelle sanzioni previste». Don Filippini parla di «un gesto di devozione che posso capire ma non condividere. In questo momento il vescovo come il papa ci invitano alla prudenza dei comportamenti, e se non sono ancora contemplati periodi di ripresa delle messe è bene che nemmeno le camminate devozionali riprendano. Io stesso ho già messo le mani avanti anche per il Grest: se la diocesi dovesse ammettere eventi di questo genere a giugno o luglio non mi sento di prevederli nel mio oratorio. Anche perché se va tutto bene sei bravo, se si verifica un solo contagio finisci per diventare un criminale». La chiesetta del Lazzaretto è un piccolo capolavoro nel cuore della campagna che si può visitare puntando la bici a Nord, a metà strada tra la località Cesarina e Ludriano. Risale al XVII secolo, ed è stata eretta sull’area che ospitò le persone colpite della peste di manzoniana memoria. •

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