LENO

Riabilitazione, una spinta dal Comune

di Milena Moneta
In Consiglio comunale un documento chiede di attivare un tavolo «Anche noi interessati»
Sei milioni per la trasformazione dell'ospedale di Leno
Sei milioni per la trasformazione dell'ospedale di Leno
Sei milioni per la trasformazione dell'ospedale di Leno
Sei milioni per la trasformazione dell'ospedale di Leno

A Leno è in arrivo il Pot, Presidio ospedaliero territoriale, uno dei due previsti in via sperimentale dalla Regione Lombardia per la provincia di Brescia. Bella e importante iniziativa, anche se ufficialmente l'amministrazione comunale di Leno non ne è ancora stato informata.
Per questo stasera l'amministrazione porterà in Consiglio comunale una delibera che chiede alla Regione un maggior coinvolgimento in merito. Certo, i 6 milioni di euro per il recupero e la riconversione della struttura lenese sono già stanziati dalla Regione: entro breve una parte, esattamente tre milioni, si tradurrà nella messa in sicurezza dell'edificio - l'incarico esecutivo è già assegnato - a riqualificare spazi per 2500 mq da convertire in centro multiservizio: il progetto esecutivo deve essere presentato in Regione entro il 30 settembre e creerà un luogo che, in stretta sinergia con la medicina di base e il territorio, si occuperà di riabilitazione, salute mentale, gestione cronicità di lungodegenza, con ambulatori specialistici.
In un certo senso si anticipa quella che sarà una strategia multisettoriale, imprescindibile per il futuro, con modelli organizzativi per assistere persone con patologie cronico-degenerative attraverso una concreta integrazione tra i diversi soggetti presenti nell'ospedale, con i gruppi di cure primarie, con gli ambulatori di medicina generale, pediatri di libera scelta, ecc.
La cronicità riguarda il 30 per cento dei pazienti ed assorbe il 70 per cento delle risorse, è chiaro che la sanità lombarda, accanto a strutture per acuti, dà ora spazio a quelle per i cronici in sinergia tra le varie attività già presenti, connotando il Presidio ospedaliero territoriale quale struttura di riferimento, integrata tra servizi/attività distrettuali, territoriali e specialistiche, per la presa in carico del paziente cronico senza interruzioni della continuità assistenziale.
Insomma attenzione verso la persona e i suoi bisogni, anche riabilitativi, offrendo un elevato grado di assistenza e prevenzione. Per ora ci sono i 50 posti letto della riabilitazione e la specialistica ospedaliera, ma c'è anche l'ipotesi di potersi occupare in futuro di subacuti, con aumento dei posti letto.
Il sindaco di Leno Cristina Tedaldi proporrà questa sera di approvare un documento, con una delibera di rilancio dell'ospedale, per chiedere alla Regione un tavolo inter istituzionale dove anche il Comune possa essere un interlocutore coinvolto dato che «l'ospedale ci sta da sempre molto a cuore».
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