Seduti nei libri, Remedello in festa per le nuove panchine letterarie

di Eleonora Cusano
Gli originali arredi urbani progettati dal Comune celebrano il decollo di utenti e di prestiti della biblioteca civica
Panchine letterarie a Remedello
Panchine letterarie a Remedello
Panchine letterarie a Remedello
Panchine letterarie a Remedello

Non è necessario essere una biblioteca o un museo per avvicinare le persone alla cultura. Anche un arredo urbano può stimolare lo spirito di ricerca. Ne sono convinti a Remedello, dove nei giorni scorsi sono state inaugurate due «panchine letterarie», naturalmente a forma di libro, ispirate ai grandi autori o scrittori, una a Remedello Sotto e l’altra a Remedello Sopra. «Il percorso che si è concluso oggi è iniziato lontano, da quando nel 2016 abbiamo deciso di introdurre la nostra raccolta civica nel Sistema bibliotecario bresciano - è stato ricordato durante la presentazione -. Anche per effetto di questa scelta, dal 2019 al 2023 abbiamo raddoppiato il numero di utenti, di prestiti e anche il patrimonio librario. La partecipazione dei nostri lettori meritava un gesto che testimoniasse l’importante crescita e la risposta positiva che abbiamo avuto».

Il progetto è stato realizzato grazie a una sinergia tra Comune, Istituto di istruzione superiore Bonsignori e alcune aziende del territorio, e la cerimonia di inaugurazione è stata animata dal sindaco Simone Ferrari, dal vice Elisa Galuppini, dall’assessore Natalino Muchetti, dalla consigliera Francesca Ceruti e dai bambini delle scuole dell’infanzia, elementare e media.

Una delle panchine letterarie a Remedello
Una delle panchine letterarie a Remedello

Sponsor in prima fila

«Le panchine sono state finanziate per la maggior parte dagli sponsor privati, il Comune ha contribuito in piccola parte a dimostrare che, quando si erogano servizi ai cittadini, ognuno deve metterci del suo - commentano in municipio -. Il nostro grazie va a Fiolini srl, Moglia srl e Pergeo srl, tutte aziende di Remedello, alla scuola e ai lettori che fanno grande la nostra biblioteca». Ispirate ad «Alice nel paese delle meraviglie» e al «Piccolo principe», le panchine sono destinate a diventare uno dei simboli di un paese che per due volte si è fregiato del titolo di Città che legge. «Abbiamo deciso di dedicarle a opere che coinvolgono tutti - conclude Ceruti -; adulti e giovani».

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