Solo il 5 % dei richiedenti
ottiene lo status di rifugiato

Il deputato Davide  Caparini
Il deputato Davide Caparini
Il deputato Davide  Caparini
Il deputato Davide Caparini

Nel 2016 solo al 5% dei richiedenti è stato concesso lo status di rifugiato contro il 6% nel 2015, mentre il 34% della stessa platea di migranti ha beneficiato della protezione umanitaria. Al rimanente 61% (+5% rispetto al 2015) non è stata quindi riconosciuta nessuna protezione, anche perché del 4% del totale si sono perse le tracce ed essi risultano ad oggi irreperibili.

Sono i dati diffusi dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, identificazione e trattenimento dei migranti. Il report - in continuo aggiornamento, considerato che gli sbarchi non si fermano - è stato diffuso dal deputato bresciano della Lega Nord Davide Caparini, segretario di presidenza della Camera dei Deputati.

«SECONDO la commissione - spiega il parlamentare - in Lombardia sono ospitati circa 23 mila richiedenti, pari al 13% di quelli presenti nel Paese, di cui oltre 2600 nella sola provincia di Brescia. Sono suddivisi tra gli Sprar, le strutture temporanee sparse in tutto il territorio provinciale. Un incremento di oltre 1.000 persone rispetto ai dati relativi al gennaio scorso, che ha saturato le strutture di accoglienza facendo sì che nel Bresciano le presenze superino i posti disponibili». Significativo, per Caparini, è però anche il dato delle richieste di asilo prese in esame ed accolte a livello nazionale.

«Sempre secondo i dati forniti dalla Camera - rimarca il parlamentare della Lega Nord -, il confronto tra le richieste esaminate dalla commissione nazionale per il diritto di asilo nel 2016 e quelle dello stesso periodo del 2015, evidenzia come queste siano aumentate del 42%, mentre è calata nettamente la percentuale dei richiedenti a cui è stata riconosciuta una forma di protezione».

UN TREND RIMARCATO anche in occasione del dibattito sulla mozione approvata per bloccare la trasformazione in centro profughi dell’ex caserma Serini di Montichiari. L’aula, se dovessero esserci i presupposti giuridici, ha dato mandato alla Giunta di opporsi anche in sede legale all’operazione. C.REB.

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