Mettendo a rischio la propria incolumità hanno speronato l’automobile dei fuggitivi, fino a concludere l’arresto. Ma per i due carabinieri protagonisti di un lungo inseguimento ieri pomeriggio nella Bassa, a cavallo di tre province, è stato necessario il ricovero all’Ospedale di Chiari.
LA LUNGA CORSA è iniziata nel pomeriggio da Calcio, nel parcheggio antistante una farmacia, quando due militari di pattuglia di 23 anni si sono lanciati all’inseguimento di una Punto con a bordo due indiani. Dopo aver attraversato Torre Pallavicina e Soncino, la fuga è finita alle porte di Orzinuovi, in via Milano, alla rotatoria davanti all’Andreana e all’Istituto «Cossali», quando la pattuglia ha speronato la Fiat Punto che stavano tallonando, costringendola contro il marciapiedi. La difficile manovra non è stata purtroppo indolore, perché nello scontro i carabinieri sono rimasti feriti. Il più grave ha riportato la frattura di una gamba. Secondo quanto riferito dal Comando dei Carabinieri di Bergamo, la fuga che ha fatto scattare l’operazione sarebbe dovuta al fatto che i carabinieri hanno intercettato a Calcio due immigrati indiani che uscivano dalla farmacia si mettevano in macchina, ma l’uomo al volante era privo della patente. Gli immigrati sarebbero quindi scappati per il timore della multa o, peggio, dell’arresto. La Fiat Punto è partita sgommando verso Torre Pallavicina con dietro l’auto dei carabinieri. I due indiani proseguivano ad alta velocità lungo la strada stretta che conduce a Soncino, dove imboccavano l’ex statale 235, superavano il ponte sull’Oglio ed entravano nel territorio di Orzinuovi, sempre braccati dagli inseguitori che, appena superata la rotatoria di via Milano, azzardavano la manovra che ha bloccato i malviventi. Sul posto sono subito confluiti i colleghi della stazione di Calcio, i Carabinieri di Orzinuovi, quelli di Romanengo, gli agenti della Radiomobile di Crema, la polizia stradale di Iseo, che ha eseguito i rilievi, l’ambulanza dei volontari di Orzinuovi e di Soncino. I due indiani sono stati arrestati e condotti in caserma a Treviglio.