Sversamenti dal depuratore senza colpevole

di Valerio Morabito
La sostanza biancastra in uscita dallo scarico del depuratoreUn sopralluogo dei tecnici  Arpa al depuratore di Montichiari
La sostanza biancastra in uscita dallo scarico del depuratoreUn sopralluogo dei tecnici Arpa al depuratore di Montichiari
La sostanza biancastra in uscita dallo scarico del depuratoreUn sopralluogo dei tecnici  Arpa al depuratore di Montichiari
La sostanza biancastra in uscita dallo scarico del depuratoreUn sopralluogo dei tecnici Arpa al depuratore di Montichiari

La causa degli sversamenti di acqua inquinata dallo scarico del depuratore di Montichiari nel fiume Chiese rimane un mistero. Ne hanno dovuto prendere atto al tavolo tecnico che si è tenuto mercoledì pomeriggio in Municipio: presenti Comune e funzionari di Arpa, A2A, Ato e Provincia di Brescia. «L’origine dei ripetuti episodi accaduti nell’ultimo mese non è stata trovata - dice il sindaco Marco Togni - sappiamo solo che, dalle analisi dell’Arpa e dai controlli di A2A, è emersa una quantità un po’ più elevata di tensioattivi in entrata nel depuratore». Il 13 e 14 gennaio Arpa ha svolto un nuovo campionamento. «Confronteremo i risultati delle analisi con quelle precedenti - spiega Togni - per vedere se il valore dei tensioattivi è calato». Al tavolo tecnico voluto dall’amministrazione comunale, Togni ha avanzato delle richieste specifiche alle parti. «Come accade in provincia di Bergamo - ha messo in evidenza il sindaco - anche da noi si potrebbe affidare al gestore di turno l’incarico di effettuare dei controlli». Ato starebbe già lavorando a stilare una convenzione in modo da dare mandato al gestore, in questo caso A2A, di effettuare controlli mirati per individuare gli autori dell’inquinamento. «Sarà importante effettuare verifiche - ha spiegato il sindaco di Montichiari - non solo nelle aziende che possiedono un’Autorizzazione di impatto ambientale, ma anche quelle più piccole con un’Autorizzazione unica ambientale». LA PROVINCIA si è impegnata ad effettuare una ricognizione sulla capacità di depurazione dell’impianto di Montichiari e sulle realtà produttive e industriali del territorio. «Solo in seguito - ha concluso il sindaco - si potrà svolgere un’analisi completa anche di altri parametri per capire che cosa va a finire nel fiume». Intanto proprio negli ultimi giorni si sono verificati altri due episodi di sversamento di acqua biancastra dal tubo di scarico del depuratore in località Rampina. Ma i problemi non si fermano a Montichiari. Alla diga di Acquafredda continuano ad accumularsi reflui zootecnici mentre a Calcinatello ogni tanto fuoriescono liquami fognari da un tubo di scarico. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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