Tre paesi ostaggio di isolamento e liquami

di Massimiliano Magli
I liquami zootecnici spesso non vengono adeguamente interrati
I liquami zootecnici spesso non vengono adeguamente interrati
I liquami zootecnici spesso non vengono adeguamente interrati
I liquami zootecnici spesso non vengono adeguamente interrati

Viene definito «impaludamento». Si tratta del ristagno prolungato dei liquami zootecnici sparsi in modo improprio sui campi. La sostanza organica moltiplica così la produzione di azoto che mette a repentaglio le falde meno profonde. L’INQUINAMENTO ha come effetto collaterale l’esalazione di una puzza nauseabonda e penetrante che raggiunge i centri abitati. L’emergenza da contingente sta diventando strutturale nell’area compresa tra Roccafranca, Rudiano e Urago d’Oglio. Nelle ultime settimane, in molti casi l’aria è stata talmente irrespirabile da aver imposto ai residenti la chiusura di porte e finestre in un momento nel quale un balcone o una terrazza consente di smaltire almeno in parte la «reclusione» da coronavirus. Il problema sono gli spandimenti-selvaggi quelli che avvengono al di fuori del calendario fissato dalla Regione. A Roccafranca ci terreni dove è stato sparso liquame un mese fa, ma la sostanza organica non è stata assorbita. «Le mosche si sono moltiplicate in modo pauroso al punto di non poter tenere aperte le finestre - raccontano i residenti -. Aggiungetevi la paura del coronavirus e il nostro isolamento è diventato pauroso». «È assurdo – spiega il sindaco Marco Franzelli –, allevatori e agricoltori hanno anche fondi della Regione Lombardia persino per gli interratori automatici, che evitano, dopo lo spandimento, di dover passare con l’aratro. Non ci sono scuse per violare la direttiva». A Rudiano anche il sindaco Alfredo Bonetti si appella «al buon senso degli agricoltori affinché rispettino quanto previsto per lo spandimento dei liquami». A Urago d’Oglio invece il primo cittadino Gianluigi Brugali ha fatto addirittura un briefing con la Polizia Locale: «Ho chiesto collaborazione e fermezza – spiega -. Non siamo a caccia di multe, ma di allevatori e agricoltori che rispettino semplicemente la legge. Ho chiesto agli agenti di ricordare agli allevatori la Direttiva e i rischi che comporta la violazione delle norme». STESSA SITUAZIONE tra Montichiari e Calcinato dove da giorni gli abitanti sono costretti a convivere con la puzza. E l’altro pomeriggio si è registrato l’ennesimo sversamento di liquami nel fiume Chiese. All’altezza della diga di Acquafredda una chiazza di schiuma e acqua giallastra è defluita per ore. Ha collaborato Valerio Morabito

Suggerimenti