Uccisa dal marito Il Comune parte civile

•• Rinvio a giudizio e prima udienza fissata per il 13 aprile prossimo. Così si è conclusa l’udienza preliminare nei confronti di Gianluca Lupi, che lo scorso otto maggio a Milzano ha ucciso a coltellate la moglie Zsusanna Mailat. Nel corso dell’udienza è stata accolta inoltre la costituzione di parte civile del fratello e della sorella della vittima, dei tre figli e del comune di Milzano. L’ente si è costituito in quanto sostiene le spese per i tre figli. L’AVVOCATO Gianbattista Scalvi, legale di Gianluca Lupi, ha sollevato un’eccezione di legittimità costituzionale sostenendo che «Per effetto della riforma sul rito abbreviato e applicazione pena oggi non c’è più margine di discrezionalità nell’applicazione della pena per questi casi di omicidio che prevedono l’ergastolo o condanne da 21 a 24 anni, con la forbice di soli tre anni. Non si può più procedere al rito abbreviato. Abbiamo quindi sollevato questioni di legittimità perchè è evidente che in questa situazione degli avvocati c’è poco bisogno. Il margine d’azione è troppo stretto. Quindi le eccezioni sono rivolte a ripristinare un certo margine di discrezionalità per il giudice dal momento in cui come si può ben capire esistono diverse personalità, condizioni psicologiche e ambientali che rendono ogni fatto immensamente diverso dall’altro. La Corte costituzionale si è già espressa sotto il profilo formale, noi ci siamo mossi sotto quello sostanziale». Il gup Alessandra Sabatucci ha rigettato. È però possibile che l’eccezione venga riproposta in occasione della prima udienza. Il delitto avvenne in casa, di sera, al culmine dell’ennesima lite tra la coppia. Ora quindi Gianluca Lupi è atteso dalla corte d’assise.•. M.P.

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