Una fabbrica
ungherese
nel capannone
abusivo

Giorni movimentati a Montichiari. Questa volta a finire sotto i riflettori è una ditta ungherese di commercio metalli all’interno di un immobile risultato abusivo. Gli agenti della Polizia locale hanno accertato che l’azienda di Budapest operava all’interno di un capannone di via Mantova di proprietà di un imprenditore monteclarense che in questi ultimi mesi ha offerto alloggio a circa 300 richiedenti asilo giunti nel Bresciano. Il proprietario dell’immobile è stato denunciato per abuso edilizio e sull’edificio, che si trova sulla strada per Castiglione delle Stiviere, pende un ordine di demolizione.

LA DITTA MAGIARA, secondo quanto accertato dalla Polizia locale, commerciava vari materiali ed in particolar modo si occupava di metalli. All’interno della struttura c’era di tutto: box, dormitori, area parcheggio, oltre alla zona in cui gli operai lavoravano. Tutto è filato liscio fin quando la Polizia locale di Montichiari ha scoperto che l’attività lavorativa avveniva all’interno di uno stabile abusivo. L’attività dell’azienda di Budapest era finora passata inosservata, fino a quando gli agenti della Polizia locale non si sono insospettiti di strani movimenti nell’edificio. Rumori e via via, del resto, avevano destato più di un sospetto anche in qualche vicino. Così, una volta entrati nel capannone, gli agenti hanno scoperto una vera e propria fabbrica. Forse i protagonisti della singolare vicenda speravano di passare inosservati, considerando che la struttura si trova lontana dal centro.V.MOR.

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