CULTURA

Brescia capitale 2023 avrà il « Museo del Risorgimento»: ecco come sarà

di Marta Giansanti
Il viaggio all’interno del «Museo del Risorgimento» sarà anche un percorso multimediale per offrire ai visitatori l’esperienza più completa possibile Con l’anno nuovo ci sarà l’inaugurazione del nuovo spazio museale
Il viaggio all’interno del «Museo del Risorgimento» sarà anche un percorso multimediale per offrire ai visitatori l’esperienza più completa possibile Con l’anno nuovo ci sarà l’inaugurazione del nuovo spazio museale
Come sarà il nuovo museo del Risorgimento

Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 avrà il nuovo «Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia». La sfida è ufficialmente partita: entro la fine dell’anno il Castello verrà traghettato verso la rinascita di un ulteriore tassello, quello del Grande e Piccolo Miglio. Un patrimonio storico su cui verranno effettuati importanti lavori di rinnovamento, fuori e dentro le mura, e in cui troverà casa un allestimento museale animato tra tradizione e innovazione. Costo dell’opera: 1,4 milioni di euro.

«È solo l’ultimo di una serie di interventi rivolti al Castello - commenta l'assessore ai Lavori Pubblici Valter Muchetti -. Da decenni non si vedevano investimenti così importanti, in termini di risorse umane ed economiche, destinate a quest’angolo di città». I lavori partiranno a marzo e saranno suddivisi in tre lotti. Il primo riguarderà il rifacimento del tetto del Grande Miglio, la manutenzione della copertura del Piccolo Miglio e il restauro delle facciate esterne e dei portoni storici. La seconda parte, in collaborazione con A2A, sarà dedicata al rinnovamento tecnologico con l’installazione di sistemi moderni di riscaldamento e raffrescamento e di illuminazione a cui seguirà la terza fase destinata alla riqualificazione degli interni e delle finiture, al nuovo portale di ingresso dalla Fossa Viscontea, alla nuova pavimentazione flottante nella sala del Grande Miglio, al rifacimento dei serramenti e al miglioramento dell’accessibilità con il superamento delle barriere architettoniche. Poi sarà la volta degli interni, fino ad arrivare a metà dicembre con la messa a punto degli impianti tecnologici e al posizionamento dei reperti e delle opere d'arte. «Riconsegneremo alla città un ambiente valorizzato e rigenerato - spiega la vicesindaco Laura Castelletti -. Un luogo che sappia raccontare alle giovani generazioni e a chiunque voglia scoprirlo, il presente e la nostra storia utilizzando un linguaggio contemporaneo. Un passato che ci rende orgogliosi e che dobbiamo far conoscere: Leonessa d’Italia, medaglia d’oro al Risorgimento e medaglia d'argento alla Resistenza al nazifascismo. Sarà un museo elegante ed essenziale, moderno ma allo stesso tempo tradizionale, con contenuti digitali ed elementi storici in dialogo tra di loro». La struttura accoglierà un centinaio di reperti selezionati per valore artistico e documentale distribuiti lungo una trama narrativa di otto sezioni, suddivisi per argomenti e non per periodizzazioni: dalla Repubblica Bresciana a quella Italiana, nella conoscenza di personaggi storici e bresciani, dell’epopea garibaldina, di avvenimenti che hanno segnato il territorio oltre ai lasciti e all’impatto che la storia risorgimentale ha avuto sulla memoria collettiva di un intero Paese.

Faranno parte dell’esposizione alcuni capolavori delle collezioni bresciane tra cui la monumentale opera raffigurante la Battaglia di Solferino, di Jean-Adolphe Beaucé, «su cui si sta ultimando l’acquisizione - annuncia Francesca Bazoli presidente di Fondazione Brescia Musei -. Un quadro di enormi dimensioni che farà da sfondo a una delle pareti del museo». Le opere d’arte diverranno quinte scenografiche di un teatro, grazie anche alla collaborazione con il Ctb. Le grandi pitture ottocentesche prenderanno vita dai contenuti multimediali attivati dal visitatore. Sarà un approccio museale fortemente narrativo ma continuamente aggiornabile da installazioni, reattive e interattive. «Un adeguamento delle formule e dei codici di comunicazione - descrive Stefano Karadjov, direttore di Fbm - per godere di un museo sempre fresco e al passo coi tempi, un luogo antiretorico con continui rimandi all'attualità». Un concept firmato dall’architetto Paolo Rigamonti e dallo studio di design multidisciplinare Limiteazero di cui è fondatore: «Brescia è da tutti conosciuta come la Leonessa d’Italia - conclude il sindaco Emilio Del Bono -. Il periodo rinascimentale è un tratto distintivo del nostro profilo patriottico, era quindi fondamentale offrire un luogo simbolo che ne tracciasse la memoria». In progetto ci sarà anche la realizzazione di un’App per approfondire itinerari e monumenti al di fuori del percorso espositivo.•.

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