il caso

Serle, cane ucciso dai ladri: la Lndc animal protection sporge denuncia

di Redazione web
L'associazione chiede a chiunque abbia informazioni utili di scrivere ad avvocato@lndcanimalprotection.org

"Era anziano e inoffensivo, aveva solo abbaiato a quegli sconosciuti che si erano introdotti in casa sua, ma questi non hanno avuto pietà e lo hanno preso a botte e calci fino a lasciarlo senza vita". L'associazione Lndc animal protection esprime la propria solidarietà alla famiglia e sporge a sua volta denuncia, chiedendo a chiunque abbia informazioni utili di scrivere ad avvocato@lndcanimalprotection.org.

Il fatto

 Non si sono limitati a svaligiare la casa, ma hanno deciso di accanirsi contro l’anziano cane che li ha colti sul fatto. Ecco quindi che una famiglia di Serle, in provincia di Brescia, tornando a casa non solo ha trovato tutto sottosopra ma anche il loro compagno a 4 zampe senza vita. Probabilmente, nonostante l’età avanzata, questa povera creatura ha abbaiato per difendere la propria abitazione da quegli estranei e loro lo hanno preso a calci e botte fino a ucciderlo pur di zittirlo ed evitare di essere disturbati.

Il precedente

 “Anche Laika è morta così: nel mese di gennaio a Marone, sempre in provincia di Brescia, si è verificato un episodio simile. La piccola cagnolina è morta dopo essere stata presa a calci dai ladri che hanno messo a segno un furto nella casa dove viveva con la sua famiglia. Noi abbiamo seguito fin da subito la vicenda, sporto denuncia contro ignoti e chiesto ai cittadini di prestare attenzione a quello che succede intorno a loro. Il modus operandi dei malviventi che hanno fatto irruzione nella casa di Serle sembra davvero molto simile e questo ci dà da pensare - spiega Piera Rosati, presidente Lndc animal protection -. Avrebbero potuto allontanare quel povero cane anziano, chiuderlo in una stanza o in un bagno. E invece no, hanno scelto deliberatamente di fargli del male, di accanirsi su di lui con una crudeltà che non è accettabile né giustificabile in alcun modo. Come ha detto giustamente la famiglia, non si tratta di ladri ma di mostri. Persone che devono essere assicurate alla giustizia e pagare col carcere per quello che hanno fatto, perché sono pericolose per tutti".

Una legge da approvare

"È necessario e urgente - torna a ribadire l'associazione - che venga approvata la proposta di legge avanzata dall’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e che è attualmente in discussione in parlamento, affinché la pena prevista per l’uccisione di un animale passi da un massimo di 2 anni a un massimo di 6 di reclusione. Questo - conclude la presidente -, garantirebbe che chi si macchia di questi orrendi crimini vada finalmente in prigione”

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