sanità

"Caso" ricette elettroniche, il consiglio degli addetti ai lavori: «Non intasate le farmacie»

di Magda Biglia
Nessuno stop all’invio online. C’è tempo fino alla fine dell’anno per terminare le operazioni per «accreditarsi»
Addio alle vecchie ricette cartacee
Addio alle vecchie ricette cartacee
Addio alle vecchie ricette cartacee
Addio alle vecchie ricette cartacee

Niente paura, le ricette elettroniche di Regione Lombardia continueranno ad arrivare ai cittadini fino a data da destinarsi. La precisazione si è resa necessaria per l’assessore Guido Bertolaso perché le farmacie sono state letteralmente prese d’assalto dopo l’informativa pervenuta nelle case che dava scadenza il 30 aprile per rinnovare il servizio.

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Risultato la piattaforma si è bloccata, il fascicolo elettronico pure, per due giorni. «Si sono verificate scene di vero panico, tutti a chiedere “adesso che cosa farò, dovrò riprendere le code all’ambulatorio medico?”», racconta dalla sua farmacia in centro Serena Schiavo. [

Che cosa è successo?

L’insufficiente informazione prima da parte dei preposti, anche da parte dei medici di medicina generale, non aveva chiarito ai lombardi che dovevano confermare entro la fine di aprile l’incarico alla Regione di spedire alle mail le ricette. Così meno della metà di chi aveva il profilo attivo aveva provveduto secondo le modalità più di una, sul fascicolo sanitario, sulla app Fse, dal proprio dottore, allo sportello di revoca o scelta dell’Asst.

Da qui la decisione di informare più direttamente la cittadinanza ma un po’ tardi e conseguente fermo di tutte le possibilità online. «Anche ieri il servizio era a singhiozzo - riferisce la presidente di Federfarma Brescia, Clara Mottinelli -. Per cui, visto che il termine è stato prorogato ed è stato assicurato da Milano che le ricette dematerializzate non avranno alcuno stop, consiglio di aspettare e con tutta calma ripresentarsi in farmacia o seguire altro metodo suggerito».

Tempi estesi

«Dall’1 maggio 2024 non ci sarà nessuna interruzione. I cittadini lombardi – ha rassicurato l’assessore Bertolaso – hanno ancora un ampio periodo di tempo per effettuare l’operazione, almeno fino alla fine dell’anno». La procedura era stata avviata durante il Covid: terminata l’emergenza, si è semplicemente resa importante una riconferma.

Una cosa tuttavia va chiarita secondo Mottinelli nella confusione che continua a regnare su un procedimento da attuare forse con maggiore gradualità, con informazione chiara oltre che a tappeto: anche se una persona non esegue questa azione, le mail dal medico di base si troveranno esattamente come prima sul computer, niente cambia, sono due canali diversi. Solo se qualcuno ha un medico non computerizzato, potrebbe restare senza niente.

Le farmacie

Inutile allora provvedere al rinnovo del servizio? «Può sembrare un doppione - spiega Schiavo -, invece è molto utile autorizzare la Regione a inviarci mail o sms, che potranno contenere anche messaggi di altro genere, sugli screening per esempio. Poi è importante che le notizie su di noi siano sempre nel fascicolo elettronico, elemento di grande riferimento su quanto riguarda la nostra salute nel complesso. Stiamo viaggiando, seppur con una certa lentezza, verso il futuro in cui direttamente noi farmacisti prenderemo l’indicazione senza che il cliente non debba produrre niente, eliminando la carta sua e la nostra. Un futuro digitale che richiede ancora cautela ma che è dietro l’angolo».

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