IL CASO Problemi non ancora risolti

Caregiver: prenotare è da subito un’impresa

di Irene Panighetti
Altri ostacoli sulla strada dei soggetti fragili e delle persone che li accompagnano lungo il non semplice cammino
Altri ostacoli sulla strada dei soggetti fragili e delle persone che li accompagnano lungo il non semplice cammino
Altri ostacoli sulla strada dei soggetti fragili e delle persone che li accompagnano lungo il non semplice cammino
Altri ostacoli sulla strada dei soggetti fragili e delle persone che li accompagnano lungo il non semplice cammino

Non sono affatto risolti i problemi di prenotazione del vaccino anti Covid da parte di disabili, fragili e relativi caregiver e «va bene avere pazienza ma la pazienza ha un limite al quale siamo molto vicini», commenta Nicola Stilla, socio della sezione bresciana dell’Unione ciechi e ipovedenti (Uici) e presidente regionale di Fand (Federazione delle associazioni nazionali delle persone con disabilità). Da oltre una settimana sono state aperte le possibilità di prenotazione della vaccinazione anti Covid-19 per le persone vulnerabili o con grave disabilità non in carico ad una struttura ospedaliera, ma qualcosa, da subito, non ha funzionato e continua a non farlo. I problemi si verificano ancora, come attestano pure le segnalazioni giunte a Bresciaoggi, sia per i fragili sia per chi ha il riconoscimento di disabilità ai sensi della legge 104 del 1992, sia per i chi assiste le persone di entrambe le «categorie» (i caregiver). Per i fragili da ieri mattina i tecnici della Regione erano in possesso dei dati aggiornati pervenuti dai medici di base; hanno cercato, con soli 3 giorni di tempo, di colmare le lacune dei dati in possesso della Regione, che erano pieni di falle e che escludevano tantissime (troppe) persone che hanno effettivamente una fragilità. I medici di famiglia (che restano ancora in campo per le segnalazioni che arrivano di giorno in giorno da parte di pazienti fragili che avranno ancora problemi a prenotare) hanno già abbondantemente fatto la loro parte per arginare le falle della Regione, la quale dovrebbe far tesoro di questo immenso lavoro e rimediare, immediatamente, ai suoi errori. Invece i problemi di prenotazione ci sono ancora e verosimilmente non saranno risolti almeno per qualche giorno, ad essere fiduciosi. Questo per i pazienti vulnerabili e per i cargiver di «pazienti inseriti nelle liste per alcune categorie di patologie ultra gravi, specificate nella tabella 1 del Ministero - precisa Angelo Rossi, presidente della Federazione dei medici di medicina generale – se non si è in quella categoria e se quel paziente di quella categoria non è caricato, il caregiver non viene riconosciuto. È un meccanismo molto complesso e i ritardi sono da mettere in conto». Stesso discorso per i disabili e relativi caregiver, che tuttavia iniziano a spazientirsi non poco: «Ci sono ancora un sacco di problemi sia per le persone sopra i 16 anni che hanno avuto il riconoscimento della 104 prima del 2010, sia per i caregiver di quelli sotto i 16», aggiunge Stilla. Per i primi le liste sono in continuo aggiornamento da parte delle associazioni di riferimento, con il supporto del call center regionale che si dovrebbe essere aggiunto, come promesso mercoledì dalle autorità sanitarie. Eppure i disguidi restano e i tempi mai istantanei, soprattutto per i minori di 16 anni: «Per loro, che in seguito alla giovane età non sono vaccinati, l’obiettivo era quello di creare un cerchio di familiari vaccinati per proteggerli al meglio – prosegue Stilla – ma, ancora una volta, le comunicazioni non corrispondono a ciò che si verifica all’atto. La Regione aveva aperto la possibilità di vaccinazione a 4 caregiver familiari, invece il sistema ne riconosce 3 e un vaccinato in meno per ogni famiglia con minore disabile fa la differenza in termini di protezione e di immunizzazione generale». •.

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