Civile, strategie e spazi nuovi nella cura dei piccoli pazienti

di Eugenio Barboglio
Il taglio del nastro del nuovo Obi pediatrico degli Spedali CiviliIl dg Massimo Lombardo e Letizia Moratti con il personale sanitario dell’ospedale negli spazi per l’Osservazione breve intensivaLa vicepresidente Moratti si è intrattenuta con alcuni medici FOTOLIVE
Il taglio del nastro del nuovo Obi pediatrico degli Spedali CiviliIl dg Massimo Lombardo e Letizia Moratti con il personale sanitario dell’ospedale negli spazi per l’Osservazione breve intensivaLa vicepresidente Moratti si è intrattenuta con alcuni medici FOTOLIVE
Il taglio del nastro del nuovo Obi pediatrico degli Spedali CiviliIl dg Massimo Lombardo e Letizia Moratti con il personale sanitario dell’ospedale negli spazi per l’Osservazione breve intensivaLa vicepresidente Moratti si è intrattenuta con alcuni medici FOTOLIVE
Il taglio del nastro del nuovo Obi pediatrico degli Spedali CiviliIl dg Massimo Lombardo e Letizia Moratti con il personale sanitario dell’ospedale negli spazi per l’Osservazione breve intensivaLa vicepresidente Moratti si è intrattenuta con alcuni medici FOTOLIVE

Il Covid, i piani di riorganizzazione ospedaliera, la digitalizzazione, Scala 4.0, l’abbattimento del Satellite e la creazione di nuove strutture: tra passato, presente e futuro il mondo della sanità in generale e gli Spedali Civili in particolare sono percorsi da una potente ondata di trasformazione. Legata certamente alla pandemia, ma non solo. Certe funzioni vengono ottimizzate e meglio collocate anche perché se ne è scoperta la strategicità. Una di queste è l’Osservazione breve intensiva (Obi), un’unità dedicata ai pazienti del Pronto soccorso che non richiedono un ricovero immediato, ma hanno bisogno di alcune ore di terapia e/o di un approfondimento diagnostico. L’Obi dell’ospedale dei bambini di Brescia ha ospitato nel 2019 più di 1.000 pazienti. E dopo 5 mesi di lavori ha una nuova collocazione, in prossimità del pronto soccorso pediatrico: questo consentirà un incremento di prestazioni, grazie alla possibilità di accogliere bambini trattandoli con gli standard dei reparti (ad esempio, la ventilazione ad alti flussi). L’allestimento del nuovo Obi pediatrico ha interessato una superficie di circa 200mq dove, in modalità «open space», sono state ricavate 5 postazioni per l’osservazione breve intensiva ad alta intensità diagnostica e una stanza singola per pazienti con particolari necessità. Il costo complessivo dei lavori è di 297.883 euro, finanziati interamente da Regione Lombardia. La Lomar srl (fornitore dei testaletto e dei dispositivi di chiamata infermieri) ha donato il rivestimento murale decorativo. È in progressiva formazione un team medico e infermieristico Obi dedicato, in grado di offrire prestazioni di terapia d’urgenza. Questo permette di elevare il livello dell’attività assistenziale, grazie anche alla presenza di supporti tecnologici (quali, ad esempio, cardiomonitor, ecografi portatili e ventilatori polmonari) e al continuo aggiornamento professionale del personale. Ieri per il taglio del nastro è venuta a Brescia la vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, che ha ricordato i 500 milioni di euro che saranno investiti sugli Spedali Civili per “l’ospedale del futuro” «di cui 80 milioni nel pediatrico». «La commissione che presiederà allo stanziamento è già stata insediata», ha detto «In molti casi i pazienti che transitano dall’Obi, vengono poi ricoverati – ricorda il direttore generale del Civile Massimo Lombardo -. Questo progetto ha una valenza che soddisfa i criteri della pediatria moderna e mira a costruire percorsi che portino ad un incremento delle prestazioni ambulatoriali e, quindi, ad una migliore allocazione dei posti di degenza ordinaria, per poter ampliare la possibilità di cura per bambini con patologie croniche nelle fasi di acuzie».•.

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