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Daspo antiabortisti e bilancio: in Loggia sarà un Consiglio animato

di Eugenio Barboglio
Respinta l'interrogazione del centrodestra sul provvedimento. Resta solo quella di Curcio
Una recente seduta del consiglio comunale di Brescia
Una recente seduta del consiglio comunale di Brescia
Una recente seduta del consiglio comunale di Brescia
Una recente seduta del consiglio comunale di Brescia

 Il centrodestra avrebbe voluto discutere di Daspo urbano per i presìdi antiabortisti fuori dai consultori (è successo al Civile). Daspo evocato dal consigliere Pd, Andrea Curcio. Ma la discussione non ci sarà in aula, lunedì mattina. C’è stata però prima, nella fase preparatoria del Consiglio comunale, nell’ultima conferenza dei capigruppo e prima ancora, attorno all’organizzazione dei lavori.  Non ci sarà in aula perché l’interrogazione firmata da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Civica Rolfi è stata respinta dal presidente, Roberto Rossini. «L’ha considerata tecnicamente non conforme al modello di interrogazione» spiega il capogruppo di Fdi, Mattia Margaroli. Il centrodestra l’aveva presentata come risposta a quella che invece si leggerà domani, e su cui la Giunta dovrà rispondere.

Quella di Curcio, che chiede se risultino all’amministrazione i casi di interferenze sul percorso sofferto di avvicinamento all’aborto e se non sia il caso di usare per i «disturbatori» il Daspo. Inizialmente, pareva che fossero ammesse entrambe le interrogazioni. Tant'è che si stava profilando una gestione dell’aula siffatta: un intervento di 5 minuti di Curcio e di altrettanti minuti del centrodestra, poi 10 minuti per la Giunta e ancora 5 e 5 per Curcio e il centrodestra. Uno schema che però è caduto con il definitivo niet di Rossini. Tolta di mezzo una delle due interrogazioni, si procederà come di prammatica con l’esposizione e poi la risposta della Giunta.

Il centrodestra ha comunque chiesto alla segretaria generale Melina Barilla una spiegazione scritta che dovrebbe essere consegnata prima dell’inizio dei lavori. Nei giorni scorsi circolavano voci di manifestazioni antiabortiste all’esterno della Loggia o di presenze in aula in occasione della seduta di domani. «Non ne sono a conoscenza - sottolinea Rolfi - ma il tema è molto sentito e non ne sarei stupito. È un pennato che per una interpretazione che mi pare forzata il nostro consigliere Viviani, che è competente in questo campo, non possa dialogare con la giunta e la maggioranza». 

Nel consiglio comunale il dibattito comunque non mancherà. Al centro dell’ordine del giorno c’è il bilancio consuntivo 2023 su cui centrodestra e centrosinistra si sono già scontrati a distanza attraverso conferenze stampa. Non  mancheranno di ripetersi vis a vis quello che si sono già mandati a dire attraverso i giornali.

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