Penne nere

Adunata degli Alpini, iniziato l'«esodo»: in 5000 da Brescia a Rimini

«Dopo due edizioni di obbligato stop torna l'appuntamento alpino per eccellenza e come in ogni edizione che si rispetti le penne nere di terra bresciana non possono mancare. Inizia la 93ma adunata nazionale, ospitata a Rimini e San Marino, e già sono iniziate le prime partenze dalla provincia. Migliaia di soci delle sezioni di Brescia, Valle Camonica e Salò-Monte Suello, raggiungeranno i lidi romagnoli  per non mancare all'imponente e tradizionale sfilata finale di domenica.

«La voglia è tanta e non vediamo l'ora - commenta il presidente della sezione di Brescia Gian Battista Turrini -. Ma purtroppo non si registreranno le imponenti partenze come nel passato: presumo un 30% in meno. Molti di noi sono ancora cauti e preferiscono aspettare ancora un po' prima di affrontare una folla di tali portate». In pochi giorni sono attese 400 mila persone: dal Bresciano saranno circa 5 mila, contro le 7 mila abituali (10 mila compresi accompagnatori e familiari). Quella di Rimini verrà ricordata come l'Adunata più attesa di sempre, dopo i due difficili anni di pandemia e la messa al bando di ogni evento. Nessuna festa di gruppo o di sezione, nessuno spiedo o pranzo in compagnia. Ma instancabili e solidali, non sono mai stati con le mani in mano: pur rinunciando ai loro momenti celebrativi e festosi, si sono messi a disposizione della comunità, offrendo servizi indispensabili a superare i momenti di difficoltà. Protagonisti di molteplici interventi di contrasto alla diffusione del virus, tra cui il supporto alla campagna vaccinale la cui gestione è stata affidata proprio ad un alto ufficiale alpino, il generale Francesco Figliuolo.

Fino a domenica sono attese centinaia di migliaia di penne nere provenienti da tutto il mondo, accompagnati da schiere di familiari e di amici. Una grande festa fatta di incontri, ricordi, canti e di iniziative culturali, che intendono rappresentare una visibile testimonianza del significato dell’essere alpino: un’essenza che poggia su valori come l’amore per la patria, il rispetto delle istituzioni, lo spirito di servizio, la solidarietà e la capacità di sacrificio. Uomini di cuore pronti a celebrare non solo la 93ma edizione dell'Adunata nazionale ma anche i 150 anni di fondazione del Corpo degli alpini, nato a Napoli nel 1872. Una solennità che godrà della presenza, per la prima volta, delle 18 bandiere di guerra dei saranno accolte in sfilata nel centro storico di Rimini.

Ma la vera essenza del lungo weekend apparirà in tutta la sua evidenza nella sfilata della domenica, sul lungo viale di Rimini e il passaggio davanti alle tribune d’onore, alle Bandiere dei Reggimenti e al Labaro Nazionale dell’Associazione, decorato di 209 Medaglie d’oro al valor militare, di circa ottantamila alpini inquadrati nelle 80 sezioni dall’Italia e in altre 30 dal mondo. Prima del rush finale le penne nere nostrane si ritroveranno domani mattina per una sfilata tutta bresciana come omaggio ai «fratelli» andati avanti. Nel frattempo si inizia a sognare un ritorno a Brescia dell’Adunata nazionale nel 2026.

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