«Era sola e sembrava fragile Lui lavorava molto da casa»

La cascina  di Rescaldina dove vivevano la vittima e il suo presunto omicida
La cascina di Rescaldina dove vivevano la vittima e il suo presunto omicida
La cascina  di Rescaldina dove vivevano la vittima e il suo presunto omicida
La cascina di Rescaldina dove vivevano la vittima e il suo presunto omicida

«Spesso lei e Davide Fontana passavano la notte insieme. Lei era arrivata qui a giugno dell’anno scorso, lui un paio di mesi dopo. Credo che si conoscessero già e che per questo avessero deciso di venire a vivere l’uno vicina all’altra». A Rescaldina, Carol Maltesi e l’uomo che l’avrebbe ammazzata e gettata, smembrata, in una scarpa a Paline di Borno, erano conosciuti. «Non ci siamo accorti di nulla - spiega una vicina - Eppure qui i muri sono molto sottili. Non ci possiamo credere». Molti ricordano Davide Fontana. «Spesso lavorava da casa in smart working - ricorda una vicina - A volte ho visto belle ragazze entrare nel suo appartamento. Tante le volte che l’ho visto qui nella corte insieme a Carol. So che avevano avuto una relazione che poi era finita, l’amicizia tra loro però era rimasta». Quasi ogni due settimane, nell’appartamento della ventiseienne c’era anche il bambino che la ragazza aveva avuto da una precedente relazione. «So che era lei ad andare a prenderlo dal padre - spiega un’amica - L’ultima volta che è stato qui sarà stato tra novembre e dicembre. Mi aveva detto che gli sarebbe piaciuto portarlo per Natale a Disneyland così da festeggiare anche il proprio compleanno (la vittima è nata infatti il 23 dicembre). Mi diceva che era meglio che il suo bambino stesse con il padre perché tra sessioni fotografiche e il lavoro di commessa non avrebbe avuto il tempo giusto da dedicare al bimbo. Sembrava molto sola, mi aveva detto che avrebbe voluto raggiungere suo padre ad Amsterdam insieme al figlio». Lo scorso anno aveva deciso di iniziare la sua avventura nel mondo dell’hard. «Da noi era arrivata nell’agosto del 2020. Prima aveva lavorato in uno dei negozi dell’aeroporto di Malpensa- racconta una ex collega del negozio di un centro commerciale della zona dove la 26enne aveva lavorato - E’ rimasta qui fino all’estate del 2021 quando aveva iniziato a fare fotografie. Prima di trasferirsi a Rescaldina viveva a Sesto Calende con la madre che ha qualche problema di salute. Era molto dolce, ma piena di insicurezze. Quando aveva iniziato a fare i primi video aveva paura di essere riconosciuta. Voleva essere libera e indipendente per questo le avevo detto con doveva preoccuparsi di quello che avrebbe potuto dire la gente e di andare avanti per la sua strada».•.

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