le reazioni

Ergastolo confermato per Giacomo Bozzoli, il padre Adelio in aula: «Non sto bene».

Soddisfatti della sentenza, invece, la moglie e il figlio dell'imprenditore scomparso: «Felici che la giustizia stia cominciando ad avere il suo corso»
Adelio Bozzoli mentre esce dal Tribunale di Brescia
Adelio Bozzoli mentre esce dal Tribunale di Brescia
Corte d'assise processo omicidio Bozzoli

Giacomo Bozzoli ieri pomeriggio non era in aula per la lettura della sentenza, c'era il padre Adelio. Dopo la lettura del dispositivo il genitore si è allontanato, accerchiato dai giornalisti e si è limitato a dire: «Non sto bene». Giacomo che in mattinata era invece presente, al termine dell'udienza, in lacrime aveva rilasciato dichiarazioni spontanee: «Mi permetto di rubarvi pochi minuti. Capisco il grande dolore della famiglia di mio zio, ma voi potete capire benissimo il grande dolore e il grande tormento che provo da anni per essere stato prima imputato e poi condannato all'ergastolo senza avere commesso niente» Poi: «Due mesi prima della sparizione di mio zio, vivevo il momento più bello della mia vita perché era nato mio figlio. Vi giuro su quello che ho più caro al mondo che sono innocente, non ho commesso nessun reato. Vi ringrazio».

 

 

Dopo la lettura del dispositivo Irene Zubani, vedova di Mario Bozzoli, ha dichiarato: «Sono felicissima che sia stata fatta giustizia, è un passo avanti». Giuseppe Bozzoli, figlio di Mario si è detto: «Felice che la giustizia stia cominciando ad avere il suo corso, sono semplicemente felice che mio padre in qualche modo stia ricevendo la giustizia che merita. Sono felice per mio padre». L'avvocato di parte civile Vanni Barzellotti: «La lunghezza della camera di consiglio è una garanzia di serietà della decisione e questo ci rafforza nella nostra opinione di avere fatto quello che era nelle nostre modestissime capacità per sostenere una causa giusta e avere avuto la conferma da parte della corte della nostra scelta, del nostro impegno. È per noi una ricchezza».

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