VACANZE

Torna l’esodo pre covid: «Brescia, arrivederci!»

di Magda Biglia
Le agenzie di viaggio confermano una forte ripresa, con spopolamento delle città. I problemi dei voli spingono a privilegiare mete raggiungibili in auto: l’Italia o i Paesi vicini. Per Ferragosto via sette bresciani su dieci
Messe alle spalle le limitazioni dovute al Covid, e nonostante il problema voli, tanti bresciani hanno deciso di partire
Messe alle spalle le limitazioni dovute al Covid, e nonostante il problema voli, tanti bresciani hanno deciso di partire
Messe alle spalle le limitazioni dovute al Covid, e nonostante il problema voli, tanti bresciani hanno deciso di partire
Messe alle spalle le limitazioni dovute al Covid, e nonostante il problema voli, tanti bresciani hanno deciso di partire

È Ferragosto. A partire da oggi almeno sette bresciani su dieci non saranno in città. E la cifra potrà salire sommando l’inevitabile mordi e fuggi di un fine settimana allungato al lunedì che vedrà l’assalto a laghi e monti, con qualche fuga anche più lontana.

Il terribile africano pare in ritirata consentendo di affrontare anche mete urbane; in ogni caso ancora una volta nell’estate 2022 l’obiettivo vacanziero è diretto in particolare alle bellezze italiane. L’esodo appare evidente dalle strade e dai parcheggi già vuoti, dallo sparire delle montagne di sacchetti e bidoni da rifiuti fuori dalle porte, una città per alcuni più triste, per altri più vivibile. Sono ormai molti anni che il fenomeno non ha i contorni anni Sessanta e Settanta, quando le concomitanti e obbligate chiusure delle fabbriche rendevano veramente un deserto i centri abitati come il nostro e le saracinesche abbassate in massa rendevano difficile la sopravvivenza dei pochi rimasti, tuttavia i livelli pre covid sono tornati.

Lo confermano i titolari delle agenzie viaggi che stanno tirando un sospiro di sollievo che non finisce più, pur tuttora timorosi sul futuro e sul dopo Ferragosto con tutto quanto c’è in ballo. «La Penisola in lungo e in largo, Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia, è tutta esaurita, al massimo si va in Grecia e Spagna, ma mancano le scorrerie negli Usa, in Giappone, in Oriente, in Australia che ancora non riprendono» sottolinea Gianbattista Merigo di Amerigo Viaggi. Compensano le crociere, in cui «Amerigo» è specializzato. «Sono decine di migliaia i bresciani che scelgono questa vacanza, abbiamo prenotazioni fino a ottobre, è una bella risorsa, sono bolle controllate da 3-4 mila persone, ci si diverte, si mangia tanto, si vedono tutti i posti lungo la rotta. I bresciani, che non hanno il mare, lo amano, amano viverci dentro e i prezzi sono concorrenziali» sostiene l’operatore. Va tutto bene dunque. C’è solo un neo: «Nelle basse stagioni sono molto calati i pensionati. Colpa del Covid che li ha colpiti e spaventati». Poi i problemi non mancano mai, i più grossi sono legati, secondo quanto dicono un po’ tutti, al traffico aereo: costi aumentati, persino nei low, voli cancellati, bagagli persi. Ciò agisce da deterrente e favorisce i luoghi raggiungibili in auto. «Favorisce il nostro Paese - secondo Marco Polettini, presidente di Brescia Tourism - e dobbiamo imparare ad affrontare una pressione turistica forte che richiede qualche riflessione. La bilancia turistica sarà veramente buona, considerata la lunga filiera che vi è connessa, con un alto contributo al Pil».

Addirittura intervengono questioni di overbooking, come testimonia Maurizio Pelucchi di Amico Tour che in questi giorni non riesce nemmeno a rispondere al telefono tanto è occupato. «E’ numerosa davvero la gente che se ne va, ho fino all’ultimo richieste», afferma. Emma Belpietro di Pyxis Viaggi ha ricevuto molte prenotazioni ma ha dovuto constatare che «alcune strutture non ce l’hanno fatta e non hanno riaperto dopo la pandemia». «La debacle dei cieli e degli aeroporti, che tra l’altro ci crea disagio perché lì non possiamo intervenire quando i clienti ci chiamano, ha fatto spesso preferire le auto, specialmente ai giovani che le riempiono e filano in Croazia o in Albania dove si spende meno. Ma in Italia adesso non c’è un buco in nessun luogo» riferisce pure lei. Che, però, ha spedito clienti nelle nazioni vicine, «con la sorpresa di un amore per la Francia, tutta, da Nord a Sud».

In questi mesi estivi un altro traino è venuto dai matrimoni, con relativo viaggio, sono ricominciati alla grande. «Agosto resta mese sicuro, magari pochi giorni, ma quasi tutti li fanno, foss’anche sul lago o a casa di amici fuori porta. Però settembre, ottobre manterranno il trend?»: Belpietro tira fuori l’ansia della categoria. •

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