I FUNERALI

Ghedi a «porte aperte» per l'ultima preghiera

L'invito dell'Aeronautica a tutti i bresciani che vorranno partecipare è di arrivare prima delle 10
La benedizione dei feretri dei quattro «Diavoli Rossi» caduti ad Ascoli
La benedizione dei feretri dei quattro «Diavoli Rossi» caduti ad Ascoli
La benedizione dei feretri dei quattro «Diavoli Rossi» caduti ad Ascoli
La benedizione dei feretri dei quattro «Diavoli Rossi» caduti ad Ascoli

«Siderum tenus» - verso le stelle - afferma il motto dell'Aeronautica e sarà questa la meta definitiva cui verranno consegnati oggi alle 11 Alessandro Dotto, Paolo Piero Franzese, Giuseppe Palminteri e Mariangela Valentini, le quattro vittime della sciagura aerea che ha visto scontrarsi in modo ancora inspiegabile i due Tornado su cui volavano per un addestramento nelle Marche, sopra monti della Laga.
Stamattina, nell'hangar un tempo destinato al 156° gruppo, si svolgeranno i funerali, alla presenza di autorità militari e civili: dal ministro della Difesa Roberta Pinotti al capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, generale Pasquale Preziosa, dai più alti vertici della Difesa ai rappresentanti delle istituzioni: il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, l'assessore regionale a Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, i sindaci di Brescia Emilio Del Bono, di Ghedi Lorenzo Borzi, il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli e i primi cittadini dei paesi di origine degli sfortunati piloti. A concelebrare la cerimonia saranno l'ordinario militare di Roma, arcivescovo e generale Santo Marcianò, il cappellano del 6° Stormo don Oscar Raineri e il parroco di Ghedi monsignor Gianmario Morandini. L'invito è esteso anche a tutti gli altri cappellani militari che vorranno prender parte alla cerimonia. Il vescovo Luciano Monari, impegnato nell'annuale convegno del clero, ha delegato don Alfredo Scaratti, il parroco della Cattedra. La musica e il canto saranno affidati rispettivamente alla fanfara dell'Aeronautica e alla corale polifonica Gaydum, diretta dal maestro Angelo Orsini.
L'aeronautica chiede a chi vuole partecipare di presentarsi ai cancelli prima delle 10 per consentire al personale delle Forze dell'ordine di effettuare i controlli necessari prima di imbarcare le persone sui bus navetta che li trasporteranno fino all'hangar della cerimonia. Si raccomanda anche di limitare all'essenziale il trasporto di effetti personali (borse, zaini…) verso il luogo delle esequie. Per desiderio dei familiari che vogliono mantenere un «clima di raccoglimento e di solennità» saranno proibite riprese video, fotografie ( per altro vietate all'interno di tutta l'installazione militare) e l'uso di dispositivi personali come cellulari, ipad ecc.
LA TRAGEDIA ha suscitato commozione non solo nella base in cui hanno sede il 6° Stormo e il 154° gruppo di volo cui appartenevano i piloti, o tra gli ex avieri e le famiglie dei militari, ma in tutta la comunità ghedese e bresciana: per questo si prevede che molti cittadini vorranno stringersi intorno ai familiari per il religioso congedo dai loro cari e per dare l'addio a quattro brevi vite. Poi a bordo di aerei militari le salme saranno trasportate nei rispettivi paesi di origine, in Piemonte e in Campania, dove avverrà la sepoltura. E quello sarà davvero l'ultimo volo per tutti loro. MI. MON.

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