La graduatoria

I «tre bicchieri» del Gambero Rosso: è festa per 19 vini bresciani

di Claudio Andrizzi
Sulla guida la provincia fa la voce grossa in Lombardia. E c’è ancora al top la Franciacorta con ben 12 etichette

Brescia si conferma Leonessa della Lombardia aumentando il bottino sul podio dei Tre Bicchieri: sono 19 le cantine (una in più dello scorso anno) su un totale di 33 a livello regionale che hanno conquistato il più conosciuto ed importante premio italiano del settore vitivinicolo nell’edizione 2024 della guida «Vini d’Italia del Gambero Rosso».

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Ancora una volta quindi un ottimo risultato, rafforzato ulteriormente dal debutto assoluto nel gotha enologico nazionale del San Martino della Battaglia: la più piccola doc bresciana infatti si impone quest’anno al top con il Campo del Soglio 2022 di Selva Capuzza, cantina guidata da Luca Formentini. Premio particolarmente meritato, per un’etichetta simbolo che ha contribuito in maniera determinante a tenere viva questa denominazione (oggi in netta fase di ripresa) negli anni in cui era a rischio estinzione, sopraffatta dal successo del Lugana. È una bella novità, anche perché conferma come l’eccellenza sia ormai di casa un po’ in tutte le aree del vigneto bresciano: come il Monte Netto, dove per il secondo anno consecutivo la cantina Lazzari festeggia per i Tre Bicchieri al Capriano del Colle Bianco «Fausto» 2022.

Gli altri premiati

Anche la Valtènesi porta a casa un bottino significativo con quattro etichette: i Valtènesi «rosa» di Avanzi a Manerba (Antitesi 2022), Pasini Giovanni a Raffa (Lettera C 2021) e Costaripa a Moniga (Molmenti 2019), ma anche il Groppello 2022 de Le Sincette (Picedo). A difendere i colori del Lugana resta solo il Madonna della Scoperta 2022 di Perla del Garda (l’azienda condotta a Lonato da Giovanna Prandini con il fratello Ettore, presidente bresciano e nazionale di Coldiretti).

I premiati franciacortini

Per il resto dilaga naturalmente la Franciacorta con ben 12 premiati che confermano il territorio come punto di riferimento ormai imprescindibile per il Metodo Classico: gli eccellenti di quest’anno sono Brut Millè Ris. 2012 di Muratori (Adro), Dosage Zéro Annamaria Clementi ris. 2014 di Ca’ del Bosco (Erbusco), Dosaggio Zero Bagnadore Ris. 2016 di Barone Pizzini (Provaglio), Dosaggio Zero Francesco Battista Ris. 2013 de I Barisei (debutto assoluto per questa cantina di Erbusco), Dosaggio Zero Ris. 2016 per la biodinamica 1701 di Cazzago, Dosaggio Zero Riserva 33 2015 di Ferghettina (Adro), Extra Brut 2018 di Ricci Curbastro (Adro), Extra Brut Boschedòr 2018 di Bosio (Timoline), Nature 2016 di Enrico Gatti (Erbusco), Nature 61 2016 di Guido Berlucchi (Borgonato), Rosé Brut 2018 di Bellavista (Erbusco) ed infine Rosé Pas Dosé Parosé Riedizione 2013-2007 del Mosnel di Camignone.

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