meteo

Il 2023 l’anno più caldo di sempre. Il prossimo? Potrebbe essere peggiore

di Alessandro Azzoni
Mai un anno era stato tanto caldo da quando esistono rilevazioni regolari a Brescia, quindi da circa 200 anni. Tra venerdì e sabato piogge abbondanti su tutto il nord Italia
Il 2023 è stato l'anno più caldo e il 2024 non promette bene
Il 2023 è stato l'anno più caldo e il 2024 non promette bene
Il 2023 è stato l'anno più caldo e il 2024 non promette bene
Il 2023 è stato l'anno più caldo e il 2024 non promette bene

In attesa di un nuovo e importante peggioramento del tempo che tra venerdì e sabato dispenserà piogge abbondanti su tutto il nord Italia – con un bel carico di neve anche sul bresciano oltre i 1.200 metri - per il meteo è tempo di bilanci. Diversi i primati inanellati dal 2023. Il primo è sta nella temperatura media annua, la più alta mai calcolata. Mai un anno era stato tanto caldo da quando esistono rilevazioni regolari in città, quindi da circa 200 anni. Il 2023 ha battuto di poco il 2022, l’anno record assoluto precedente. Sono più o meno due gradi oltre i valori statistici degli ultimi vent'anni, quindi lontano da quegli 1,5 gradi di scostamento massimo dalla media storica che anche all’ultima conferenza sul clima di Dubai considera fondamentale mantenere.

Tanti i motivi che hanno fatto salire la febbre al 2023. Merito soprattutto di un mitissimo inverno, di un agosto equatoriale nella seconda metà e di un autunno caldissimo che ancora non si è deciso a lasciare spazio al vero inverno. Tanta anomalia ruota ancora una volta attorno alla presenza ingombrante di un anticiclone dalle radici subtropicali sempre pronto a inglobare il Mediterraneo e a respingere gli assalti freddi dell’Atlantico e dell’Artico. Il 2023 è per altro in buona compagnia: ben 12 degli anni più caldi degli ultimi cento si concentrano fra il 2000 e il 2023. In un anno tanto caldo va rilevata la forte siccità della prima parte della primavera, al pari di quella che nell’estate del 2022 aveva prosciugato molti corsi d’acqua. Ormai sparite sia la nebbia che la neve in pianura. Anche in quota non si ricorda un anno tanto povero di neve, anche se nel prossimo fine settimana le cose dovrebbero migliorare.

Le quattro stagioni

L’anno era iniziato con un gennaio più simile a novembre, tanto da risultare il secondo più caldo degli ultimi cinquant’anni dopo quello del 2008. Febbraio ha portato invece un po’ d’inverno nella prima metà con qualche notte realmente fredda (fino a -7° nelle zone di campagna verso il cremonese e -11° a Ponte d Legno), ma nella seconda metà la primavera già bussava alla porta, affermandosi poi già a marzo, mese per altro molto arido come buona parte di aprile. A maggio, mese quasi per interno molto fresco, tornava finalmente la pioggia, normale nel bresciano ma disastrosa in Emilia e in Romagna. Anche giugno partiva in sordina per lasciare spazio all’estate nella terza decade.

Nella stagione calda, più che un luglio caldo ma non eccezionale (circa 1 grado oltre la media), ha fatto notizia la terza decade di agosto, quando in quattro giornate consecutive la temperatura massima ha superato i 36 gradi con un picco stagionale di quasi 38°. L’estate non mollava la presa nemmeno a settembre: a metà mese il termometro raggiungeva ancora i 30 gradi. Caldo eccezionale anche in ottobre, il più caldo di sempre con una media di 4,3 gradi oltre il normale e con un’acuta fase di maltempo finale. Novembre ha poi aggiustato il tiro dell’autunno per lasciare il testimone ad un dicembre straordinariamente mite, probabilmente il più caldo del dopoguerra in compagnia di quello del 2022.

Le precipitazioni

Il 2023 ha visto cadere piogge molto irregolari. Brescia città ha ricevuto piogge comprese fra 910 e 960 millimetri contro i 900 della media (un millimetro equivale ad un litro d'acqua per metro quadro). Il 60% delle piogge è caduto però in appena 18 giorni. Molta meno la pioggia caduta ai confini con il cremonese, dove l’acqua caduta non supera i 750 millimetri: qui i temporali estivi sono stati molto meno incisivi. Spicca poi la pesante siccità verificatasi tra la fine dell’inverno e la primavera, con febbraio completamente secco: alla metà di aprile le piogge accumulate non superavano i 110 millimetri. Poveri di pioggia sono stati anche i mesi di marzo, settembre e dicembre, tutti con precipitazioni inferiori alla media di almeno il 60%.

 

IL METEO NEL 2023 A BRESCIA
     
  NEL 2022 NEL 2023
Temperatura minima - 6,8° - 6,7°
Temperatura massima 37,8° 38,0°
Temperatua media annua 15,6° 15,9°
Giorni con massime oltre i 34° 32 24
Pioggia totale (mm) 602 925
Giorni con nebbia 15 17
Neve caduta (cm) 0 cm 0 cm
Numero temporali 34 48
Raffica di vento (km/h) 77 km/h 78 km/h
Giorni con minime negative 55 38
Eventi estremi 4 2

 

Gli eventi meteo estremi

Pochi gli eventi meteo e le situazioni da ricordare. Alla storica siccità della prima parte dell’anno fanno da contraltare i nubifragi e le grandinate. Storico il temporale del 24 maggio: quasi 100 millimetri di pioggia in poco più di 3 ore grazie ad una supercella temporalesca di rara intensità. Particolarmente colpita proprio la città e l’area pedemontana orientale con numerosi allagamenti una piena lampo del Mella. Nuovo episodio di maltempo nella notte fra il 12 e il 13 giugno. Un fortissimo nubifragio ha interessato soprattutto l’area della Franciacorta fino alla città. Nel temporale della sera del 24 luglio ha fatto notizia la grandine (chicchi di 7 centimetri di diametro), caduta soprattutto sulle sponde del Sebino e sull’area compresa fra Rezzato e Sirmione. Storico, infine, il tepore dicembrino con due giornate a 19 gradi in città per effetto del vento di foehn sulla pedemontana. Segno inequivocabile di un clima che sta cambiando molto più in fretta di quanto si possa immaginare.

E il 2024? Potrebbe essere peggiore

L’enorme quantità di calore rilasciata dagli oceani, anche grazie al fenomeno del Niño, avrà certamente effetti nefasti sull’atmosfera del pianeta. A ciò occorre unire l’effetto di un inverno fino ad oggi praticamente non pervenuto, quindi il mancato raffreddamento del Mediterraneo dopo un’estate particolarmente 2023 bollente. Tanto calore in eccesso contribuirà alla costruzione di eventi meteo spesso nefasti: surriscaldamento estivo, temporali di fortissima intensità e perturbazioni generate da depressioni particolarmente profonde hanno serie possibilità di rendere il 2024 un anno meteorologicamente molto difficile.

Suggerimenti