Il silenzio, il giorno dopo, è surreale. Non c’è quasi nessuno in via Boschette, l’intero quartiere sembra essersi svuotato: è l’assenza collettiva, forse, la massima espressione del rispetto. Quello che un intero paese chiede a poche ore dal dramma che ha sconvolto per sempre la piccola comunità di Portese, e di tutta San Felice. E’ passato il momento dell’infinita attesa e del viavai di carabinieri e sanitari: non passerà mai il tempo delle domande, molte delle quali resteranno senza risposta. L’abitazione dei Balzaretti è blindata, non c’è più nessuno: sulle ante ormai chiuse giacciono i fogli in A4 che segnalano il sequestro probatorio. Qualcuno si avvicina alla casa di fianco, dove abita nonna Ornella: «Cercavo la nonna, abita proprio qui. Ma non so se avrà voglia di parlare». Un’altra tragedia solo pochi anni fa aveva spezzato i cuori dei residenti: il secondo marito della signora, la nonna di Viola Balzaretti, era scomparso tragicamente. (...)
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