In piazza Rovetta l’Anpi ricorda i caduti e rinforza la Resistenza

di Irene Panighetti
L’Anpi e la consigliere comunale Donatella Albini davanti alla lapide
L’Anpi e la consigliere comunale Donatella Albini davanti alla lapide
L’Anpi e la consigliere comunale Donatella Albini davanti alla lapide
L’Anpi e la consigliere comunale Donatella Albini davanti alla lapide

Arnaldo dall’Angelo Ghetti, Guglielmo Perinelli e Rolando Pezzagno sono i primi caduti della Resistenza bresciana trucidati dai fascisti in Piazza Rovetta; a loro, ogni anno a metà novembre, viene dedicata una commemorazione promossa dall’Anpi provinciale e dalla sezione del centro storico che porta il loro nome. Nel luogo dove furono assassinati, ieri mattina si è svolta la cerimonia «che conferma il nostro impegno per ricordare e per attualizzare i valori delle partigiane e dei partigiani», ha spiegato Silvia Boffelli, presidentessa della sezione Anpi nell’aprire la manifestazione. INIZIATA con il saluto alle vittime della strage di Piazza Loggia, dove la cinquantina di partecipanti ha osservato un minuto di silenzio, l’iniziativa è proseguita con la deposizione di fiori alla lapide in piazza Rovetta dedicata ai tre resistenti, posizionata sul muro all’angolo con piazza Loggia. Sono seguiti i discorsi ufficiali: Lucio Pedroni, segretario dell’Anpi provinciale ha espresso «forti preoccupazioni per il ritorno dei fascismi in Europa e in Italia – invitando in chiusura – a rimboccarsi le maniche e lavorare per contrastarli». L’assessore ai servizi sociali del Comune di Brescia Marco Fenraoli, con fascia tricolore in rappresentanza dell’amministrazione, ha ribadito: «Questa è una manifestazione importante per la città, anche perché aiuta a ricordare che la violenza e l’occultamento della verità sono i timbri originari del fascismo e che oggi c’è ancora bisogno di impegno, pure per impedire che i fascisti trovino copertura all’interno delle istituzioni». Il discorso ufficiale quest’anno è stato affidato alla consigliera comunale Donatella Albini e medico di bordo della Mare Ionio del progetto Mediterranea, proprio per rendere attuale il messaggio della Resistenza. «Siamo qui a ricordare dei cittadini che furono uccisi perché avevano un pensiero – ha esordito Albini – e che furono dei resistenti. Con loro oggi voglio ricordare la resistenza della piccola nave Mare Ionio, sulla quale ero ad agosto, dove ho avuto il privilegio di salvare vite: quei 98 naufraghi mi hanno restituito il senso dell’umanità». La manifestazione si è conclusa sulle note di Bella Ciao; la canzone della Resistenza è stata dedicata alle donne e agli uomini curdi che oggi resistono, nella Rojava e non solo. Il percorso di Carmine Resistente, in cui da anni si inserisce la commemorazione di Piazza Rovetta, prosegue con un fitto calendario di iniziative (programma su carmineresistente.noblogs.org ). •

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