Infrastrutture

La «Corda Molle» diventa a pagamento: la rabbia dei sindaci increduli

di Paolo Tedeschi
Da giugno i pedaggi sulla più importante arteria interna della provincia: per le auto un costo di 10 centesimi al km. La misura sarà introdotta alla fine dei lavori di potenziamento in corso: il raccordo diventerà tratto autostradale

Dopo oltre 30 anni di onorato servizio a fine giugno il più importante asse viario interno della nostra provincia, la "Corda Molle" diventerà a pagamento. Un fulmine a ciel sereno per le migliaia di automobilisti e autotrasportatori - almeno 15mila al giorno secondo alcune stime - che si servono di questa sorta di gigantesco raccordo anulare pensato dalla Provincia di Brescia negli anni Sessanta e ultimato nel suo primo nucleo agli inizi degli anni ‘90 consentendo di spostarsi gratis e agevolmente sui 40 chilometri della direttrice Concesio-Travagliato-Montichiari evitando l’intasata viabilità del capoluogo.

Un fulmine a ciel sereno per i Comuni interessati

Ma anche per i sindaci della ventina di Comuni bresciani attraversati dalla strada che hanno appreso quasi casualmente dell’introduzione del pedaggio durante una riunione convocata in Broletto in cui la società autostradale concessionaria aveva illustrato il progetto di realizzazione della quarta corsia dell’A4 da Brescia Est a Padova informando anche che, restando invece a 3 corsie il tratto Brescia Est - Bergamo della A4, il traffico in eccesso, che è in continuo aumento, verrebbe instradato sul tratto Montichiari-Ospitaletto della Corda Molle, ora gestita da Autovie Padane, che diventerà un vero e proprio raccordo autostradale tra A4, A21, A35 e aeroporto di Montichiari. Apriti cielo.

Immediate le proteste

Il sindaco di Travagliato Renato Pasinetti è subito insorto sostenendo di non essere mai stato informato della futura introduzione del pedaggio nonostante faccia il sindaco da dieci anni in uno dei paesi maggiormente interessati da quest’opera e sia stato consigliere provinciale per quattro anni e che «è inaccettabile che la Corda Molle, che era già in buona parte a due corsie e svolgeva egregiamente il suo lavoro ed è stata già pagata dai cittadini bresciani, sia per l’acquisto delle aree necessarie, sia per la realizzazione dell’opera e la sua manutenzione, venga trasformata in un Raccordo autostradale a pagamento».

Non solo: introducendo il pedaggio «la Corde Molle diventerà inevitabilmente poco appetibile per il traffico locale, e forse anche per quello di lunga tratta, aumentando quindi negli automobilisti la convenienza a transitare sulla viabilità locale, quella che attraversa le nostre comunità, creando in tal modo problemi di traffico eccessivo, di pericolosità viaria e di costi maggiori per la segnaletica stradale locale e per la manutenzione maggiore degli asfalti delle strade urbane».

Il coinvolgimento del Broletto

Pasinetti ha chiesto e ottenuto un incontro con il presidente della Provincia Emanuele Moraschini per conoscere nel dettaglio gli accordi sottoscritti sul futuro della Corda Molle, «un’operazione che si è però rivelata molto complessa in quanto riguarda contratti e accordi anche molto vecchi che gli uffici della Provincia stanno tentando di ricostruire».

Ma Pasinetti non si è fermato qui: «Nei giorni scorsi ho incontrato i rappresentanti delle Autovie Padane, la società autostradale che è succeduta alla società Centro Padane nella gestione della Corda Molle e della A21 e con mio grande sconcerto ho appreso che il pedaggio sarà di ben 10 centesimi al chilometro per le automobili (sarà ancora più salato per il traffico pesante), un costo inaccettabile per la maggior parte delle famiglie e degli artigiani che ogni giorno la utilizzano».

Le stime di pagamento 

Supponendo un percorso medio di dieci chilometri, si parla di 2 euro al giorno, addirittura 4 euro nel caso il lavoratore ritorni a casa per il pranzo, cioè in un anno quasi uno stipendio, argomenta Pasinetti. Troppo: «La Corda Molle deve restare gratuita e questo assurdo accordo sottoscritto dall’allora ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio con Autovie Padane va superato».

«Io, il presidente Moraschini e gli altri sindaci che vorranno aggiungersi chiederemo che sia lo Stato a sobbarcarsi il costo dei lavori di potenziamento della Corda Molle sostenuti da Autovie Padane, in modo che la società autostradale rinunci a introdurre il pedaggio su questo fondamentale asse viario bresciano. E bisogna fare in fretta anche perché i rappresentanti di Autovie Padane mi hanno comunicato che i lavori di riqualificazione della Corda Molle saranno ultimati a fine giugno, poi scatterà il pedaggio», conclude Pasinetti.

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